Per recuperare sul turismo bisogna fare in fretta, altri territori del paese si stanno già organizzando e promuovendo. In Sardegna, in Liguria, nel Lazio si sta andando verso un marchio “Covid Free” per le imprese del turismo che attesteranno di aver rispettato tutti i livelli e standard di sicurezza. Non facciamoci trovare impreparati, giochiamoci le nostre carte. C’è una stagione estiva da recuperare ed il futuro da programmare. A partire dal 3 giugno sarà possibile spostarsi in tutta Italia e all’interno dell’area Schengen, bisogna attrarre i flussi delle vacanze.
Tutti ci dicono che la nostra provincia è un territorio splendido, con borghi ricchi di storia, di cultura e di tradizioni in diversi comuni, ricco di beni culturali, di attività sportive, nautiche e un mare incantevole, una enogastronomia che unisce la tradizione alla innovazione. In questi ultimi anni si sta muovendo qualcosa, abbiamo visto più attenzione da parte della politica e maggiore impegno delle imprese, ma va cambiata la narrazione del territorio al nostro esterno, lo si dice da anni, ma non si è ancora fatto per bene. Ora, purtroppo, in pochi mesi il mondo è letteralmente cambiato, bisogna adattarsi subito.
Questa fase di ripartenza ci sta facendo notare chiaramente come la richiesta prevalente di quest’estate sarà soprattutto la sicurezza e il nostro territorio, per fortuna, non è area ad alta endemia, semmai il contrario. Bene, allora giochiamoci al meglio questa caratteristica molto positiva.
L’idea è semplice, stabiliamo degli standard chiari e seri per dare alle imprese un bollino di certificazione covid-free, che accerti il fatto che sono sicure e che abbiano rispettato fino in fondo tutte le regole. Ovviamente non è un obbligo ma una opportunità per le imprese. Il marchio potrà avere il nome più suggestivo che merita, ma l’obiettivo deve essere quello di coinvolgere tutta la filiera del turismo in senso ampio, dagli stabilimenti agli hotel, dai ristoranti alle gelaterie, dai negozi di abbigliamento agli artigiani delle località più gettonate della provincia, per garantire al turista che in quel luogo si trova al sicuro.
Gli esperti del settore stanno dicendo che questa stagione, a causa dell’emergenza sanitaria, sarà turisticamente sostenuta dal mercato interno, molto di prossimità. Quindi, esponiamo subito la nostra argenteria, non solo la nostra classica punta di diamante del turismo balneare ma anche outdoor, esperienziale, un mix perfetto da coniugare con una stagione allungata per compensare il numero chiuso sulle spiagge. L’ipotesi di un logo territoriale “Covid Free”, in realtà, non l’andremo ad inventare noi ma è ciò che si sta facendo in tante parti d’Italia. Siamo quasi a fine maggio e purtroppo conosciamo i nostri tempi di confronto e decisori, che non sono spesso puntuali e veloci. Iniziamo quindi a confrontarci, il bollino di certificazione sarà uno dei punti della strategia comunicativa e promozionale di molti territori, non possiamo arrivarci per ultimo dopo che i vacanzieri avranno già deciso tentati da certificazioni attivate in altre parti.
Inoltre, la nostra è un’offerta turistica frazionata su diversi canali di comunicazione, anche istituzionali. Questo è un errore, un limite, genera confusione. Ai nostri operatori turistici va data la possibilità di caricare su un’unica grande piattaforma web le offerte per le stagioni turistiche. In questa grande unica vetrina occorre coinvolgere tutte le categorie di operatori del turismo, come: agenzie di viaggio, tour operator, guide turistiche ed ambientali, strutture ricettive, stabilimenti balneari, i ristoranti, le realtà enogastronomiche, il nostro artigianato artistico.
Queste offerte potranno beneficiare del traffico generato da una specifica campagna di branding dedicata al pubblico nazionale.
Ora, non sappiamo quale potrebbe essere il gestore di queste iniziative, la Regione, i Comuni, la Provincia, la Camera di Commercio, le Associazioni di categoria o magari un mix di collaborazione di tutti. Noi solleciteremo tutte le istituzioni preposte, perché occorre dare un segnale ed un supporto alle imprese affinché possano sopravvivere in questo momento drammatico, soggette a linee guida complesse e vari costosi adempimenti per essere in regola. Inoltre sfruttiamo al meglio le opportunità che ci mette a disposzione il Governo, capiamo bene come poter gestire il Bonus vacanza previsto nel Decreto rilancio ed invece soprassediamo, adesso, sull’ipotesi tassa di soggiorno, non è il momento giusto per aggiungere balzelli per i turisti.
Confartigianato è disponibile a costruire insieme ad altre Associazioni ed alle istituzioni locali queste idee progettuali. Poi dipenderà da tutti i soggetti coinvolti riuscire a metterle in pratica nel più breve tempo possibile.
Taranto, 21 maggio 2020