Dietrofront del governatore Emiliano, sull’ordinanza num.226 emanata il 6 maggio, che consente la riapertura, dal 18 maggio, di centri estetici, saloni di bellezza e acconciatura. In una dichiarazione rilasciata nel pomeriggio di ieri, sul sito della Regione Puglia, il presidente Emiliano ha precisato che l’ordinanza “dispiegherà i suoi effetti dal 18 maggio in coerenza con i provvedimenti nazionali che saranno adottati nei prossimi giorni e, soprattutto, nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno indicati dalle linee guida disposte dal Comitato Tecnico Scientifico e dall’Inail per ciascun comparto di attività. In attesa di queste, diversamente da quanto fatto dalla Regione Calabria, la Puglia non consentirà aperture in contrasto con le disposizioni nazionali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
L’ordinanza emanata dal governatore pugliese, consentiva un progressivo riavvio delle attività estetiche (l’ordinanza completa a questo link), ma stando all’ultima dichiarazione di ieri, rimarrà su carta, fino ad una decisione del Governo.
Questa proliferazione di decreti, ordinanze regionali e delibere comunali, genera non poche perplessità tra i cittadini, rendendo di fatto complicato – a meno che non si voglia occupare il tempo leggendo le singole decisioni degli Enti locali e della Regione – capire quali siano le attività consentite all’interno del proprio territorio.