Sono 72, su 327 test effettuati, i casi positivi al Covid-19 – Coronavirus – registrati in Puglia, alle ore 20 di ieri sera. Dei 72 casi positivi: 26 in provincia di Bari; 1 nella Bat, 29 a Foggia, 10 a Brindisi, 1 a Lecce e 5 a Taranto.
Nella regione Puglia, sono 320 i casi positivi registrati fino ad ora. Il numero dei decessi è salito a 18 persone, come confermato dal responsabile della task force regionale, Pierluigi Lopalco, nella videoconferenza indetta ieri per la presentazione del piano ospedaliero anticoronavirus, alla presenza del governatore Emiliano e del direttore del Dipartimento politiche per la Salute, Vito Montanaro.
Secondo i dati resi noti, fino a ieri, 34 pazienti sono in terapia intensiva, mentre 3 sono le persone guarite. Il prof. Pier Luigi Lopalco ha dichiarato: “Quello che noi stiamo osservando in questi giorni è che la curva epidemica dei casi positivi in Puglia rappresenta esattamente ciò che ci aspettavamo. Ed è proprio su questo modello che è stato impostato, sin dall’inizio, il piano di risposta all’epidemia.
Se la curva dei casi, infatti, dovesse continuare ad avere questa inclinazione noi siamo pronti con questo Piano operativo. Ciò che noi ci auguriamo è che tutte le misure messe in atto dall’8 marzo in poi, e quindi con la chiusura in casa di tutti i cittadini, possano modificare l’andamento della curva epidemica. Noi speriamo che ad un certo punto, che potrebbe essere eventualmente entro mercoledì o giovedì di questa settimana, si possano vedere gli effetti delle restrizioni del Governo così che la curva possa abbassarsi. Tuttavia, anche se la curva dovesse continuare con l’attuale inclinazione, gli attuali numeri sono quelli che sono stati presi in considerazione per quello che noi chiamiamo “il peggior scenario possibile” e quindi quello su cui ci stiamo preparando ad intervenire.
Sul numero dei casi guariti c’è da aggiungere che il dato è troppo basso perché, ovviamente, si riferisce ai primi casi segnalati; ma man mano che si andrà avanti nei giorni il numero dei guariti aumenterà perché seguirà l’andamento della curva. Nei prossimi giorni potremo dichiarare guarite molte più persone. Logicamente, parliamo di guarigione clinica, perché c’è una fase di convalescenza da sorvegliare attentamente. Queste persone, infatti rimangono positive per molti giorni ed è molto importante il ruolo delle strutture post acuzie che abbiamo individuato nel Piano, che liberano i posti in ospedale, ma che comunque accoglieranno i guariti che resteranno sotto osservazione e sorveglianza sanitaria. Anche in Puglia la caratteristica di positivi rispecchia perfettamente quello che già sapevamo: abbiamo una predominanza degli uomini rispetto alle donne e il gruppo di età più colpito è quello che va tra i 60 e i 69 anni e l’età media dei casi colpiti è 59 anni. I casi severi e critici sono quasi tutti concentrati dopo i 70 anni.”
Piano ospedaliero della Regione Puglia
Il piano ospedaliero Coronavirus della Regione Puglia, presentato ieri, prevede l’istituzione di ospedali Covid, dove i pazienti risultati positivi, verranno ricoverati. “Abbiamo coinvolto 9 strutture ospedaliere di cui sei pubbliche, due case di cura private accreditate e un ente ecclesiastico, il Miulli, tutte con attivazione di terapia intensiva. In Puglia – ha spiegato ieri il direttore Vito Montanaro – abbiamo attive 32 unità operative di terapia intensiva con circa 300 posti letto. “Questa riorganizzazione ospedaliera, è mirata a dividere e isolare le strutture dedicate al Covid, da quelle non Covid, per evitare che le strutture ospedaliere si possano intasare a fronte di un numero di contagi troppo elevato. Come ha precisato il Governatore, ieri, tutte le attività ospedaliere e territoriali non urgenti sono state sospese e, cosa ancora più importante, nei P.S. i cittadini che abbiano necessità, possono accedere solo con il 118, o dopo aver consultato il proprio medico o pediatra di libera scelta.
La decisione serve a prevenire possibili contagi nelle strutture ospedaliere che gestiscono emergenze non legate al Coronavirus.
All’interno delle strutture ospedaliere individuate, sono previsti i reparti di terapia intensiva, pneumologia e malattie infettive, oltre all’individuazione dei 4 laboratori che effettueranno i test sui campioni di sangue (Laboratorio del Policlinico di Bari, del Policlinico di Foggia, del Fazzi di Lecce e quello dell’ospedale di Bisceglie).
Il totale dei posti letto disponibili per l’emergenza Covid è di 1215 – a cui vanno ad aggiungersi le 545 unità (già disponibili 352 posti letto per post acuzie e 192 attivabili) previste per il post acuzie, riservati ai pazienti contagiati dal coronavirus che hanno superato la fase critica, ma che necessitano di ricovero perché potenzialmente capaci di trasmettere il virus. Il totale, quindi, è di 1.760 posti letto per l’epidemia.
Sono 2500 le unità di personale tra OSS, medici di accettazione d’urgenza, infettivologi, anestesisti/rianimatori, medici internisti, assunte per fronteggiare l’emergenza.
Per ciò che riguarda i dispositivi di protezione personale e la fornitura dei ventilatori e monitor, Il direttore Vito Montanaro ha spiegato che la Regione ne ha già fatto richiesta alla Protezione civile nazionale: “Ad oggi abbiamo scorte che ci consentono di andare avanti ancora per giorni ma abbiamo attivato altre strade e richiesto anche strumentazioni elettroniche, come ventilatori polmonari, monitor, pompe di infusione etc. Abbiamo richiesto, in aggiunta ai nostri 500, altri 225 ventilatori polmonari e monitor pur sapendo che il nostro fabbisogno attuale è di 205 postazioni. “