Ci manca vedere la città piena di gente, le luci, la festa, così come ci manca vedere le imbarcazioni che scortano la statua per mare.
Torneremo a festeggiare le nostre tradizioni ma oggi ci stringeremo attorno al nostro Patrono, insieme all’Arcivescovo, con una cerimonia in forma ristretta nel Cappellone della Cattedrale nella quale porterò l’abbraccio dei tarantini tutti.
Secondo la tradizione, il Santo avrebbe lanciato un anello in mare per placare una tempesta e in quel punto del Mar Piccolo si sarebbe formato un citro, cioè una sorgente d’acqua dolce chiamata “Anello di San Cataldo”, tutt’oggi visibile sotto forma di “polla d’acqua dolce”.
A Taranto, Cataldo compì la sua opera evangelizzatrice, facendo abbattere i templi pagani e soccorrendo i bisognosi.
Nella preghiera chiediamo a San Cataldo di placare la tempesta che ci ha travolto. Certi che dopo la comunità ne uscirà ancora più forte e unita.
Il Sindaco Rinaldo Melucci