Il sindaco Melucci, si riscopre sceriffo integerrimo, le sue dichiarazioni a mezzo stampa: “Spero che la Regione Puglia valuti l’assunzione di un approccio più restrittivo almeno per l’intero mese di maggio” non lasciano spazio a nessuna interpretazione.Considerando che le uniche concessioni a partire dal 4 Maggio sono: la possibilità di far visita ai parenti, di frequentare i parchi pubblici e lo svolgimento di funerali con massimo 15 partecipanti, mi chiedo a quali di queste cose dovranno rinunciare i tarantini. Premesso che l’accesso ai parchi è già stato regolamentato dal civico ente, con tanto di prenotazioni e documenti da presentare, non riesco a comprendere come, il primo cittadino, abbia potuto fare tali dichiarazioni.Durante questa emergenza epidemiologica, la città di Taranto, grazie all ‘impegno di tutti i suoi cittadini, è riuscita a mantenere basso il livello di contagio, rispettando tutti i DPCM imposti dal Governo centrale e regionale.Ritengo pertanto non dovute, ulteriori misure restrittive, che andrebbero a accentuare il delicato momento psicologico, sociale ed economico dell’intero territorio.Un sindaco che per l’ennesima volta si dimostra forte coi deboli, pronto ad ordinanze severe nonostante i contagi a Taranto siano pressoché zero, ma incapace di essere forte contro il vero virus che contagia la nostra amata terra, l’inquinamento industriale. Il primario di Ematologia dell’Ospedale S. G. Moscati di Taranto, dr. Mazza, ha dichiarato recentemente che “ogni giorno in provincia di Taranto muoiono in media 11 persone di cancro”, numeri spaventosi che non bastano per indurre l’amministrazione comunale a misure drastiche. Due pesi e due misure, come spesso avviene nella città dei due mari, qui dove l’emergenza è perenne e non è legata all’eccezionalità del momento.Un paradosso che costringerebbe i tarantini a misure più drastiche rispetto a città maggiormente colpite della nostra. Auspico che il Sindaco Melucci punti la sua azione di governo su provvedimenti che possano garantire ai tarantini di respirare aria pulita, piuttosto che su norme che ledano ulteriormente le libertà personali della popolazione.
Consigliere comunale Battista.