Oltre mezzo secolo di verità nascoste, di indecenti menzogne, di dati sull’inquinamento edulcorati a garanzia di una produzione venefica e mortale, di assoluto disprezzo della salute e dell’ambiente a favore di una falsa idea di economia, di infortuni sul lavoro mortali e di invalidità gravi; di alternative di sviluppo compatibili con le peculiarità del territorio tarantino sepolte, a volte definitivamente, sotto le polveri di ferro e il fumo delle ciminiere.
Decenni di vergognose percentuali di sindacalisti con la museruola, di dipendenti proni al cospetto del padrone, di diritti negati e obblighi imposti, di sicurezza sul lavoro mai garantita, di dispositivi di protezione individuali insufficienti; di impoverimento costante e continuo e di percentuali di disoccupazione sempre crescente, fino ai limiti del sopportabile e anche più in là.
E, dall’altra parte, rivendicazioni per la salubrità dell’ambiente e la salute dei cittadini frustrate da decreti legge scritti ad immagine e somiglianza dell’industriale privato di turno, riverito come un dio dalla classe politica nazionale e locale; lavoro di magistrati incorruttibili sepolto da ignobili decisioni governative. E numerosi articoli della Costituzione italiana calpestati da indegni servitori dello Stato, cancellati solo per una parte del popolo italiano con una semplice firma sotto un decreto legge.
Poi, ecco arrivare il 2020 che porta con sé il COVID-19: la peste. Solo questo drammatico evento è riuscito bloccare una intera nazione, a ripensare alla salute come unico diritto fondamentale, e primario rispetto a tutti gli altri diritti; solo questa tremenda influenza ha costretto il governo a chiudere tutte le industrie italiane. Tutte tranne una: ancora una volta, l’acciaieria di Taranto.
I tarantini creduloni immaginano che il Covid-19 abbia risparmiato il nostro territorio, rispetto alle percentuali registrate sia in Puglia che nell’intera nazione. E’ bello crederlo. E’ facile crederlo.
Ancora oggi, però, le menzogne e le verità nascoste costituiscono l’inespugnabile fortino eretto a difesa della più grande e più cadente acciaieria dell’intero continente europeo. Alla verità difficilmente si potrà avere accesso, anche durante questa emergenza. Mai lo si potrà fare, almeno fino a che sindacalisti e dipendenti baderanno più a mere provvigioni personali che all’interesse di una intera comunità.
Taranto è l’unica città fondata dagli Spartani; l’unica ad aver trattenuto una così cospicua maggioranza di iloti. A questi c’è solo una cosa da ricordare: gli asini non volano!
Ass. Genitori tarantini – Ets