Apprendiamo da fonti sindacali del nuovo provvedimento disciplinare di licenziamento adottato da Arcelor Mittal nei confronti di un suo lavoratore, sembrerebbe per aver quest’ultimo semplicemente espresso, su un social network, la sua opinione riguardante la situazione all’interno dello stabilimento siderurgico.
Come già fatto in passato, non possiamo che biasimare questo comportamento da parte dell’azienda che persegue nel suo atteggiamento che appare fortemente penalizzante e punitivo nei confronti dei lavoratori che esprimono semplicemente la loro profonda preoccupazione per le condizioni in cui si trovano ad operare. Tra l’altro questo provvedimento giunge a pochi giorni dalla notizia, diffusa dalla stampa regionale, del reintegro disposto dal Tribunale del Lavoro di Taranto, di un lavoratore ex Ilva ingiustamente escluso dall’assunzione in Arcelor Mittal, con conseguente condanna dell’azienda per condotta antisindacale.
Chiediamo, pertanto, la revoca di questo provvedimento disciplinare e rinnoviamo il nostro auspicio affinché questa impresa si decida, finalmente, ad improntare alla massima correttezza ed equilibrio i rapporti con i lavoratori, i sindacati, le istituzioni del territorio e le imprese dell’indotto, non potendo pensare di continuare ad assumere, a Taranto, questo atteggiamento inaccettabile, da “padroni del vapore” di ottocentesca memoria, alla esclusiva ricerca del profitto.
E questo a maggior ragione in un periodo di gravissima crisi economica che, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, sta colpendo tantissimi lavoratori e molte aziende del territorio che guardano con crescente preoccupazione al futuro. Per questo cogliamo l’occasione per chiedere con forza ad Arcelor Mittal di procedere immediatamente al pagamento di tutti i fornitori dell’indotto che attendono ancora di vedersi riconosciuti e liquidati i loro crediti. E’ indispensabile che il colosso franco-indiano che oggi gestisce il più grande sito siderurgico europeo, cambi radicalmente il suo approccio altrimenti non farà che alimentare conflittualità e contrasti che continueranno a nuocere ad un territorio, quello della provincia jonica, già fortemente provato.
Il Governo regionale, a questo proposito, come in più circostanze rimarcato dallo stesso Presidente Michele Emiliano, continuerà a dimostrare la sua vicinanza a Taranto, ai lavoratori e alle piccole e medie imprese dell’indotto, mettendo in campo ogni utile iniziativa per tutelare sia l’ambiente che gli attuali livelli occupazionali, chiedendo al contempo ad Arcelor Mittal maggiore rispetto per il territorio jonico e per i suoi cittadini.
MINO BORRACCINO
ASSESSORE ALLO SVILUPPO ECONOMICO
REGIONE PUGLIA