Il distanziamento sociale deve essere osservato anche a bordo dei bus cittadini.
Lo hanno ribadito con un ordine di servizio i vertici della partecipata “Kyma Mobilità – Amat”, mirato a contenere il sovraffollamento.
È affidato agli autisti il compito di verificare il numero dei passeggeri, secondo quanto disposto a livello centrale dal Governo e localmente dall’amministrazione Melucci.
«Ogni conducente deve valutare se il numero degli utenti a bordo consenta di proseguire la corsa in sicurezza – ha spiegato il presidente di “Kyma Mobilità – Amat” Giorgia Gira –, impendendo anche che vi siano altri accessi. Nel caso di contrasti con l’utenza, proteste o situazioni di rischio legati proprio alla restrizione degli accessi, l’autista potrà anche disporre l’arresto della corsa e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine».
Naturalmente, i passeggeri eventualmente rimasti a terra potranno usufruire di un servizio integrativo che sarà attivato proprio dall’autista della corsa loro interdetta: attraverso una comunicazione alla sala operativa, sarà inviato un bus di rinforzo con personale di riserva per garantire il servizio.
Ogni bus è stato dotato di cartelli informativi con i dettagli riguardanti questa misura di sicurezza, che fa il paio con l’interdizione della salita a bordo dalle porte anteriori e dello stazionamento nei pressi del conducente, proprio per salvaguardare la sua salute.
«Il trasporto pubblico locale è un servizio essenziale – ha concluso l’assessore alle Società Partecipate Paolo Castronovi –, per continuare a garantirlo anche in questo particolare momento dobbiamo rispettare poche, ma essenziali, regole. Limitiamone l’uso alle sole ragioni ormai note, ossia lavoro, salute e sussistenza, e abbiamo la pazienza di saltare una corsa se verifichiamo, anche da soli, che ci sono troppe persone a bordo».