Continua a dare i suoi frutti il dispositivo messo in campo dalla Questura di Taranto per garantire, da un lato, il contenimento della diffusione del contagio da coronavirus e, dall’altro, le attività di contrasto al crimine. La riduzione importante del numero di reati, anche nella nostra provincia, ha portato alla creazione di un dispositivo flessibile, capace di adeguarsi rapidamente al quadro, in continua e rapida evoluzione, in cui stiamo vivendo, nella consapevolezza di dover essere sempre pronti a fornire una risposta rapida, adeguata ed efficace alle mutevoli esigenze.
Ed è sulla scorta di tali riferimenti che, nella notte, gli agenti della Sezione Volante sono intervenuti in via Monfalcone, per segnalazione di un furto all’interno di un bar.
Arrivati rapidamente sul posto, i poliziotti notavano che la saracinesca era regolarmente abbassata ma che la stessa era stata forzata all’altezza del lucchetto.
Sul posto, poco dopo, sopraggiungeva anche il proprietario del locale che alzava elettricamente la saracinesca consentendo agli agenti di entrare per ispezionare il locale.
Nel corso, quindi, del controllo, i poliziotti notavano immediatamente un giovane che stava tentando di nascondersi dietro un cestino dei rifiuti all’interno del bagno.
Un altro uomo, vistosi ormai scoperto e senza possibili vie di fuga, è uscito dalla cucina consegnandosi agli agenti.
Entrambi erano in possesso di arnesi atti allo scasso che avevano cercato invano di nascondere all’arrivo dei poliziotti.
I due, entrambi pregiudicati, rispettivamente di 38 e 29 anni, sono stati accompagnati negli uffici della Questura e dopo le formalità di rito tratti in arresto per tentato furto aggravato in concorso tra loro e associati alla locale Casa Circondariale.