Si deve iniziare subito a lavorare per la sopravvivenza delle imprese locali, chiamate a dei sacrifici immani ed alle quali va data immediata attenzione.
Si deve aprire un confronto immediato con la Regione Puglia, con tutti i Sindaci della provincia Taranto e con l’Amministrazione provinciale, finalizzato a fronteggiare, per quanto possibile, le gravi ripercussioni negative del diffondersi dell’emergenza sanitaria per il mondo produttivo e del lavoro sul nostro territorio. Crediamo sia chiaro a tutti che “senza impresa non può esserci lavoro e purtroppo futuro” e l’attenzione delle amministrazioni locali, Regione compresa, deve essere rivolta principalmente anche alle imprese.
In questo momento non c’è imprenditore che non sia profondamente preoccupato di riuscire a far fronte ai suoi impegni economici e finanziari per la copertura delle sue scadenze, per il pagamento delle imposte, tasse e contributi che sono stati solo rinviati e che quindi si accumuleranno inesorabilmente, per i fitti da pagare e per tutti i costi fissi dovuti per poter aprire quotidianamente la serranda della propria attività e, nel frattempo, gli incassi mancano da settimane oltre al fatto che bisogna sostenere dignitosamente la propria famiglia.
Tutti i giorni siamo subissati di telefonate in Associazione da parte di artigiani e commercianti che chiedono aiuto, consigli, chiarezza, prospettive e molti di loro stanno già meditando di gettare la spugna.
Le nostre imprese non sono abituate a chiedere elemosine o mance, vogliono e pretendono quell’attenzione e quell’aiuto dovuto dal Governo nazionale, ma anche dalle istituzioni locali e regionali e siamo certi che anche da queste ultime non verrà meno. Occorre però iniziare a pensarci concretamente da subito, lo vorremmo fare tutti insieme, nelle modalità consentite dal momento, ma dobbiamo farlo subito.
Allora, in attesa di poter concertare le misure di rilancio, si inizi a dare una prospettiva alle imprese, tenuto conto che la situazione economica e sociale dell’intera provincia di Taranto era abbastanza complicata già prima della emergenza sanitaria.
Occorrono misure emergenziali per favorire l’accesso al credito delle imprese tarantine, e quindi crediamo sia necessario concentrare le risorse e le misure a tal proposito.
Come Confartigianato Taranto abbiamo scritto al Presidente Emiliano, proponendo alla Regione Puglia una misura che consente la erogazione alle imprese di un “prestito per l’emergenza”, totalmente garantito dalla Regione Puglia ed a tasso zero. Un prestito magari commisurato al volume d’affari precedente, per dare quella liquidità e quel respiro agli imprenditori per ripartire nei prossimi mesi; prestito che le imprese dovranno restituire con un piano di ammortamento di lungo respiro.
Occorre far si che banche e confidi, anche in questa fase emergenziale, siano sul territorio lo strumento di supporto delle micro e piccole imprese con maggiori criticità.
Ora non abbiamo più tempo, è il momento di scelte coraggiose e immediate e quindi dobbiamo anche abbattere la giungla normativa e burocratica che viene dall’Europa per evitare che le ingenti risorse della BCE e della Commissione Europea si blocchino all’interno del sistema bancario e non arrivino alle imprese come purtroppo già successo in altri casi.
Le imprese non possono accedere direttamente al Fondo Centrale di garanzia, lo possono fare attraverso l’intervento della garanzia dei confidi, processo che fino ad oggi ha garantito una buona qualità del credito, ma questo passaggio non deve tradursi in lungaggini, burocrazia o costi troppo onerosi: in questo momento le aziende non possono permetterselo.
A tal fine, la Regione Puglia potrebbe istituire un nuovo Fondo rotativo per la liquidità alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica, reperendo risorse all’interno di misure agevolative poco utilizzate o in questo momento meno indispensabili e di favorire l’accesso al credito da parte di micro, piccole e medie imprese con la concessione di finanziamenti per liquidità a tasso zero.
Ovviamente le imprese beneficiarie dovranno dichiarare di avere o prevedere cali del fatturato, riduzione degli ordini, tensioni di liquidità, difficoltà di incasso dei crediti ed altro. Niente sprechi, i soldi devono andare alle imprese tarantini che ne hanno realmente bisogno, senza trascurare la piccola impresa che, anzi va privilegiata.
Inoltre, un altro elemento della massima priorità è quello di prevedere l’immediata sospensione dei rimborsi dei fondi rotativi regionali attualmente in corso ottenuti dalle aziende che hanno effettuato investimenti, perchè sottraggono liquidità a chi questi investimenti non può metterli a frutto. Così come riteniamo necessario velocizzare l’erogazione di acconti e saldi di tutte le operazioni agevolative in istruttoria, attraverso anche una semplificazione straordinaria dell’iter e della documentazione richiesta.
Taranto, 1 aprile 2020
Confartigianato Imprese Taranto