“Del coronavirus non sappiamo ancora molto, ma una cosa è certa: molti fra dipendenti e pazienti si sono contagiati in ospedale, a conferma che ciò che è mancato nel ciclo della Sanità pugliese sono i servizi territoriali: a cominciare dalle cure a domicilio, per evitare spostamenti del paziente infetto per allentare la pressione sugli ospedali. Abbiamo tutti imparato lavorare smart working, ma sarebbe opportuno che anche la telemedicina fosse potenziata.
“Se, accogliendo l’invito di molti virologi, si fossero fatti più tamponi sui casi sospetti, lasciando a casa quelli con meno sintomi non abbandonati a se stessi, ma con controlli sanitari costanti forse non avremmo avuto così tanti contagi ai pronto soccorso o nei reparti”.