È risaputo che quello del poliziotto più che un mestiere, è una missione. E non poteva essere più chiaro di così il messaggio di Nicola Tanzi, presidente nazionale del Mosap (Movimento Sindacale Autonomo di Polizia) e referente per la regione Puglia che, pur consapevole della gravità della situazione che ha messo in ginocchio l’Italia intera, ha ben rimarcato il senso e l’impegno del lavoro dei tanti uomini e donne in divisa.
Negli ambiti del nostro approfondimento sulla situazione delle Forze di Polizia alle prese con l’emergenza del Coronavirus, dopo il primo caso positivo tra i poliziotti di Taranto, lo abbiamo ascoltato per conoscere le richieste del Mosap a livello locale e centrale.
«Anche a livello locale, la nostra richiesta è la stessa rivolta al Ministero dell’Interno e al Capo della Polizia a livello centrale, ovvero che siano attuate per i poliziotti tutte le norme e tutti i protocolli a livello preventivo previsi dal sistema sanitario nazionale, per tutte quelle persone che vengono a contatto con potenziali infetti» ci spiega Nicola Tanzi.
«Quella che per noi è importante – dice ancora Tanzi – è una grossa attenzione per la prevenzione. I poliziotti svolgono un lavoro che li vede costantemente a contatto con persone delle quali non conosciamo la storia clinica e che potrebbero essere contagiose e asintomatiche. Andrebbero effettuati tamponi in via preventiva».
La situazione oramai la conosciamo bene. Forze di Polizia, medici, infermieri, cassiere, farmacisti: sono tutte categorie enormemente esposte al rischio e in prima linea in questo clima di emergenza.
A far discutere, per quanto riguarda le forze di polizia, è stata la circolare della direzione centrale della sanità del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, che invitava il personale a limitare l’uso delle mascherine chirurgiche per non creare allarmismi nella popolazione.
A tal proposito Nicola Tanzi ci dice: «Il direttore centrale della sanità, dottor Ciprani, credo sia una figura eccellente e di massime competenze nel settore sanitario. Siamo convinti che queste disposizioni siano ben ponderate. Abbiamo piena fiducia nella figura del direttore centrale e nel Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli per la costante vicinanza dimostrata. Il nostro lavoro – prosegue Tanzi – ci espone a questi rischi che oggi sono anche sanitari oltre a quelli connessi alla lotta contro la criminalità. Purtuttavia, noi continuiamo a svolgere il nostro servizio con alto senso del dovere per garantire il bene sacro della pubblica sicurezza».