“Visto il DPCM di poche ore fa contenente ulteriori restrizioni mirate a contenere il contagio da Covid-19, torniamo a sottolineare l’urgenza di portare lo stabilimento siderurgico al regime minimo di produzione, attraverso la gestione a comandata. Arcelor Mittal, per gli ancora alti numeri di lavoratori che si incrociano in fabbrica, potrebbe divenire, nella peggiore delle ipotesi che però ci tocca contemplare, un focolaio importante dell’infezione. Al momento non si registrano casi all’interno, ma d’obbligo prevenire situazioni che potrebbero rivelarsi assolutamente gravi; per questo i lavoratori diretti e dell’appalto devono stare a casa con le proprie famiglie. Il Premier ha detto chiaramente che in questo momento storico va tutelata la VITA. Il valore più grande che impone un deciso rallentamento dell’economia, unico modo per tutelare la salute ed uscire da una fase complicata, che interessa in maniera particolare il nostro Paese”.
Intanto l’Usb di Taranto aderisce alo sciopero nazionale indetto dalle 7.00 del 25 marzo per 24 ore per tutti i lavoratori (diretti e appalto) sui tre turni.
Franco Rizzo Coordinatore provinciale Usb Taranto