Gentile Sindaco,
la natura, pare, stia finalmente respirando. La drastica riduzione del traffico veicolare e il fermo delle attività industriali, come da prescrizione governative, ha prodotto un significativo risultato in zone dell’Italia settentrionale normalmente afflitte da inquinamento. Purtroppo, il governo nazionale ha fino ad oggi tenuto fuori dalle prescrizioni le produzioni dichiarate strategiche per la nazione, tra le quali l’acciaieria tarantina. Ancora una volta, chi doveva tutelare la salute dei tarantini, ha scelto di non farlo, e così i dipendenti delle industrie presenti a Taranto, continuano a smarcare il cartellino e a lavorare, mettendo a repentaglio la vita propria e quella di centinaia di migliaia di concittadini.
Lei, Sig. Sindaco, con un’ordinanza, ha limitato l’attività sportiva svolta all’aperto. Ci aspettiamo la stessa sollecitudine nell’emissione di disposizioni a tutela della salute pubblica per quanto concerne l’attività del siderurgico. Attendiamo che dia seguito alle sue dichiarazioni di fine febbraio che andavano verso l’ordinanza del fermo degli impianti. In presenza della minaccia alla salute e alla vita da parte dell’emergenza Corona virus auspichiamo da parte di tutte le istituzioni decisioni forti, responsabili e soprattutto giuste.
Non ci aspettiamo, certo, dall’attuale gestore dell’acciaieria, che a tutt’oggi, a quanto sappiamo, non ha tenuto fede agli impegni in merito alla tutela della salute e dell’ambiente, con interventi atti a salvaguardare l’integrità psicofisica dei dipendenti.
Ce lo aspettiamo però dal nostro primo cittadino. Lui ha preso un impegno ed ora è il momento di fermare quell’industria, per il bene dei lavoratori e di tutta la cittadinanza.
Attendiamo fiduciosi!
Associazione Genitori tarantini ETS