“Se Taranto, attraverso il suo Sindaco, chiede aiuto perché il Governo, sia in fase di accordo con Mittal che di predisposizione di un decreto per Taranto, tuteli la salute e l’occupazione dei tarantini, mi troverà sempre al suo fianco pronta a dare il massimo supporto all’obiettivo e a ogni costo. La Regione Puglia può e deve supportare questa richiesta e il M5S Puglia è pronto. Bisogna lavorare in sinergia, perchè il bene di Taranto va oltre l’appartenenza politica”. Lo dichiarano la candidata presidente del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia e il consigliere regionale Marco Galante in seguito all’incontro avvenuto questa mattina tra i parlamentari tarantini del M5S, l’Europarlamentare Rosa D’Amato e il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.
“Bisogna lavorare – continuano i pentastellati – in modo compatto per arrivare alla riconversione economica e sociale dell’attività dell’ex Ilva e di tutta l’area di Taranto, puntando su settori come il turismo o l’economia del mare che diano nuovo impulso alla città. Per questo abbiamo proposto in consiglio regionale una mozione per la chiusura delle fonti inquinanti attraverso la sottoscrizione di un Accordo di programma per favorire lo sviluppo di attività produttive compatibili con la normativa a tutela della salute e dell’ambiente, che siano diverse dal ciclo produttivo siderurgico dell’area a caldo”. L’Accordo di programma prevede la realizzazione di interventi di bonifica e risanamento dell’area dismessa a seguito della chiusura delle lavorazioni siderurgiche a caldo e l’avvio di un piano industriale per il consolidamento delle lavorazioni a freddo, assicurando anche la tutela dei livelli occupazionali. Occorre quindi una valutazione del danno sanitario preventiva, realizzata in base alle linee guida della Valutazione d’Impatto Sanitario. Diciamo no a un nuovo decreto Salva Ilva e riteniamo che il Fondo di Transizione Equa debba essere usato non per salvare il siderurgico, ma per sostenere un processo di cambiamento socio-economico a lungo termine. Nella 5 giorni tarantina di Puglia Futura abbiamo raccolto tante idee per far sì che l’innovazione possa fare da impulso per lo sviluppo di una nuova economia legata ad esempio alla valorizzazione dei beni culturali o alla formazione per puntare su settori innovativi. Taranto ha pagato per troppo tempo scelte legate ad una mancata programmazione. ora è il momento di dire basta. La città e i tarantini meritano di più”.