Enzo Gragnaniello e l’Orchestra della Magna Grecia insieme, per una serie di concerti e un tema sviluppato all’interno di un percorso artistico importante, “dalla canzone napoletana a Mia Martini”. Enzo Gragnaniello e il suo infinito repertorio di cantante e autore, confezionato per se stesso e artisti amati dal grande pubblico (Murolo, Mia Martini, Vanoni, Bocelli). Questi gli appuntamenti: Domenica 1 marzo a Molfetta, auditorium Madonna della Pace (Molfetta 2020); lunedì 2 a Grottaglie, teatro Monticello (Musica tra le ceramiche); martedì 3 a Matera, auditorium Gervasio (Matera in musica); mercoledì 4 a Taranto, teatro Orfeo (Stagione orchestrale 2019/2020).
In questo primo ciclo di concerti, Gragnaniello insieme con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Valter Sivilotti, eseguirà le sue canzoni, quelle che ne hanno decretato un meritato successo e quelle prestate ad altri, con una breve ricognizione fra canzoni di artisti vicini al suo mondo con interpretazioni originali. Interpretazioni “alla carta vetrata”, con una voce unica, come il suo mondo musicale spesso avvicinato ad artisti come Tom Waits, Leonard Cohen, Lou Reed, Chico Buarque e Jim Morrison. Artisti che lo stesso cantautore napoletano ha omaggiato nell’album “In viaggio coi poeti” realizzato insieme con i Solis String Quartet.
Non è la prima volta di Gragnaniello con l’Orchestra della Magna Grecia. Il successo di un precedente tour sottolineato da una significativa risposta di pubblico coniugata a un alto spessore qualitativo, ha nuovamente avvicinato l’artista napoletano ad un progetto incoraggiato dal direttore artistico dell’ICO, il maestro Piero Romano.
Gragnaniello è uno degli artisti più amati della scena napoletana e cantautorale italiana. Frequenta le scuole elementari nell’istituto Oberdan, dove ha come compagno di classe Pino Daniele. Una ventina gli album pubblicati, i primi: “Enzo Gragnaniello” (1983) e “Salita Trinità degli Spagnoli” (1985), titolo ispirato alla via di Napoli dove il cantautore tuttora vive, i Quartieri Spagnoli. Fra gli altri titoli: “Fujente”, “Cercando il sole”, “Posteggiatore abusivo”, “Oltre gli alberi”, “Tribù e passione” (con James Senese), “Erba cattiva”, “Lo chiamavano vient’ ‘e terra”.
Quattro volte Targa Tenco, ha scritto “‘Sta musica” per Roberto Murolo, a seguire “Cu’mme”, interpretata sempre da Murolo stavolta in duetto con Mia Martini, “Alberi” per Ornella Vanoni e “‘O mare e tu” per Andrea Bocelli.