Anche il Sindaco di Taranto ha preso consapevolezza della condizione drammatica in cui versa la città, palesando la necessità di un aut aut immediato: correre ai ripari o chiudere lo stabilimento siderurgico. Ed è lo stesso primo cittadino di sinistra a certificare il fallimento del Governo nazionale, nonché del Presidente della Regione, in tema di politiche ambientali, soprattutto per ciò che riguarda l’ex Ilva. Un’offesa alla dignità dei tarantini, già abbondantemente calpestata.
L’aria resta irrespirabile e i cittadini scendono nuovamente nelle strade per manifestare indignazione, rabbia e preoccupazione per la loro salute.
Gli incidenti nello stabilimento, poi, si susseguono con una frequenza impressionante. Episodi non tutti imprevedibili, vista l’obsolescenza degli impianti e la precaria sicurezza dei lavoratori. Qualcuno dovrà pur pagare le conseguenze di una gestione inidonea, tanto da parte dell’azienda quanto del Governo, a sua volta indifferente a questi eventi.
Taranto, insomma, non è più disposta a subire e invoca una politica più seria ed efficace per porre rimedio a una situazione ormai insostenibile.
Avv. Salvatore Fuggiano
Componente della Direzione nazionale di “Idea-Cambiamo”