Il personale del Commissariato di Grottaglie, he eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, di cui una in carcere e due ai domiciliari, emesse dal Giudice delle Indagini preliminari di Taranto, dr.ssa Vilma GILLI, su richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto, dr. Mariano Buccoliero.
Gli arrestati, tre giovani grottagliesi, V.L. di 24 anni, D.E. di 23anni e A.G. di 26 anni, tutti pregiudicati, sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Al V.L. attualmente già detenuto per altra causa è stato anche contestato il reato di evasione.
L’indagine è stata avviata lo scorso settembre a seguito di diverse segnalazioni da parte dei residenti della zona che segnalavano come i “Giardini Colombo” situati nel centro di Grottaglie soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, fossero diventati un luogo d’incontro di ritrovo di numerosi giovani, per la maggior parte minorenni, che si trattenevano fino a tarda sera a bivaccare ed arrecare disturbo.
Nel corso di una serie di mirati servizi di appostamento in prossimità della villa comunale, i poliziotti hanno notato un sospetto andirivieni di giovani presunti assuntori di sostanze stupefacenti accertando come il V.L. , benché fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari dallo scorso febbraio, approfittando della contiguità della sua abitazione con la villetta, evadeva, anche più volte al giorno, recandosi sul terrazzo di un’abitazione confinante, che s’affaccia all’interno della villetta Colombo ed attraverso la collaborazione dei suoi due complici, anch’essi arrestati, aveva organizzato una vera e propria piazza di spaccio.
I servizi di appostamento effettuati consentivano di appurare in particolare come il “pusher” arrestato affacciandosi al balcone dopo aver concluso le trattative con gli acquirenti, quasi tutti minorenni, si faceva prima consegnare i soldi (che venivano lanciati sul terrazzo, talvolta celati all’interno di pacchetti di sigarette o in bustine) per poi consegnare l’ hashish o la marjuana, confezionata in piccole dosi.
In appena due settimane d’indagini sono state documentate circa 70 cessioni di sostanze stupefacenti e oltre 150 episodi di evasione.
A riprova della totale assenza di freni inibiti degli odierni arrestati e della gravità dei fatti la circostanza che nella maggior parte dei casi le dosi venivano consegnate in presenza di bambini che giocavano a pochi metri di distanza .