Avremmo sperato in una uscita di scena almeno temporanea del nostro ex Ministro dell’Interno, ma malgrado la collezione di brutte figure rimediate in giro per l’Italia, finito in Emilia Romagna, il “nostro” decide di puntare ora verso la Puglia, prendendo di mira, guarda caso, proprio una delle comunità che maggiormente vive la pressione della crisi e dell’eterna emergenza tra salute, ambiente e lavoro.
Così la cronaca offre al leader della Lega una occasione ghiottissima: lo sbarco di circa 400 immigrati provenienti dalle zone sub sahariane. Tra loro 132 minori che prenderanno le strade dell’assistenza del Siproimi: la rete che in tutta Italia si occupa di protezione e progetti di integrazione.
Di questi 407 (132 minori, 12 donne in stato di gravidanza, 20 nuclei famigliari, provenienti da Marocco, Guinea, Senegal, Burkina Faso, Nigeria, Kenia, Mali e Somalia) nessuno minerà il già precario equilibrio della crisi tarantina. Andranno per il momento al CARA di Bari e molti di loro saranno ricollocati in base al programma della ripartizione europea in altri stati membri.
E’ già accaduto ed è andata sempre così. Nessuno dei migranti salvati in mare e sbarcati a Taranto, poi passati per il centro di identificazione dell’hot spot del porto ionico, è rimasto in questa città.
Lui è stato Ministro dell’Interno e queste cose dovrebbe saperle così come dovrebbe non confondere la vicenda della nave militare italiana Gregoretti con quella della ONG Ocean Viking arrivata oggi a Taranto.
Ma allora perché questo accorato appello puntando direttamente al cuore dei tarantini e dei pugliesi? Perchè questo sciacallaggio?
La campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale della Puglia incombe e aizzare l’elettorato contro qualcuno in realtà serve solo a sviare l’attenzione verso le responsabilità di una crisi che non sfiora neanche da lontano la drammatica vicenda di quei 407 extracomunitari salvati in mare e per cui l’Italia, la Puglia o Taranto non pagheranno neanche un centesimo di tasca loro.
L’ex Ministro, però, se volesse approfondire il tema della presenza straniera in Italia, potrebbe cominciare proprio da Taranto e dall’investimento sull’ex ILVA degli indiani di Arcelor Mittal in cui la Lega investì bond per circa 300mila euro alla faccia del “prima gli italiani”.
Intanto Salvini annuncia la sua presenza a Taranto il prossimo 19 febbraio. La risposta delle Sardine non si fa attendere.
Siamo una terra accogliente da sempre e siamo una città di mare – dicono – Prepareremo anche per lui un comitato di accoglienza insieme a tutte le sardine pugliesi che in quella occasione vorranno essere in città.
Taranto, 29 gennaio 2020