“Il progetto per la realizzazione a Taranto di un Cineporto e creare, così, spazi da destinare al cinema ma anche alla musica e alla cultura in genere va salutato positivamente perché rappresenterebbe uno scatto in avanti per la città”.
A parlare così è il consigliere regionale Gianni Liviano all’indomani della pubblicazione della notizia.
“Già nel mio periodo di assessore all’Industria turistica e culturale – ricorda il consigliere regionale tarantino – avevo preso in considerazione l’opportunità di realizzare a Taranto un Cineporto e su questa idea mi confrontai con l’allora presidente di Apulia Film commission, Maurizio Sciarra. All’epoca convenimmo che, piuttosto che andarsi a sovrapporre ai Cineporti di Bari, Lecce e Foggia, fosse più opportuno sfruttare le peculiarità della territorio e pensammo alla realizzazione di una sala per le riprese cinematografiche subacquee assente sull’intero territorio nazionale. L’unica struttura simile, infatti, si trova nella vicina isola di Malta. Apulia Film commission procedette anche ad uno studio di fattibilità. Ecco – è la proposta che avanza Liviano – perché non abbiniamo al Cineporto anche la sala per le riprese cinematografiche subacquee? Così faremmo di Taranto, sempre più sovente utilizzata come set, un centro di eccellenza per la cinematografia. La nostra idea è quella di strutturare un servizio soprattutto alle grandi produzioni internazionali per cui diventa necessario che Taranto sia in grado di offrire anche strutture ricettive all’altezza. Questo vuol dire dare impulso ad un indotto più allargato, a sistemi di mobilità che permettano spostamenti veloci. Gli elementi connaturati all’idea del mare sono quelli che dovranno scandire il futuro di questa nostra comunità. Dobbiamo – conclude il consigliere regionale tarantino – essere costruttori di fiducia e di speranza; dobbiamo emanciparci dalla tristezza e dagli slogan che caratterizzano questo territorio; dobbiamo essere costruttori di bellezza e la bellezza non può non partire dalle bellezze che ci sono nella nostra città: da una recuperata identità e dalla straordinarietà del suo mare che dovremmo cominciare a sfruttare meglio. Leggo, del resto, che la struttura individuata per ospitare il Cineporto, in un capannone di Porta Napoli, è abbastanza capiente per permettere la coesistenza dei due progetti”.