Nella serata di ieri a Taranto, a causa del fortissimo vento, un pino di grandi dimensioni, insistente nel giardino dell’asilo comunale “Arcobaleno” in via Fratelli Rosselli, si è schiantato violentemente a terra abbattendo la recinzione in ferro del plesso scolastico e un palo dell’energia elettrica.
L’episodio è avvenuto nel terreno alle spalle dell’asilo che viene utilizzato a tutte le ore dai residenti sia come parcheggio – il tronco è infatti caduto a pochissimi metri dalle auto parcheggiate – e sia come passaggio obbligato per raggiungere i cassonetti dei rifiuti e una pizzeria attraverso un passaggio (indicato nelle foto da una freccia rossa) ubicato a quattro metri dal punto della caduta.
Solo il caso ha evitato che qualcuno non si trovasse sotto il pesantissimo tronco nel momento della caduta; già nella tarda serata di ieri l’area era stata messa in sicurezza e l’enorme tronco sezionato per la sua successiva rimozione.
Sull’episodio interviene Gianrocco De Marinis, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto: «pur apprezzando l’operato delle Amministrazioni comunali che, come quella di Taranto, stanno cercando di mettere in sicurezza il patrimonio urbano arboreo, dobbiamo sottolineare come tali sforzi siano ancora insufficienti rispetto alla gravità del pericolo che ormai tali incidenti possono rappresentare per i cittadini».
«Già da un paio di anni – ha poi detto Gianrocco De Marinis – purtroppo certi fenomeni atmosferici sono sempre più frequenti: dobbiamo imparare a conviverci e, soprattutto, a prevenirne gli effetti devastanti».
Nello scorso febbraio il vento impetuoso aveva sradicato tantissimi alberi in molti centri abitati della provincia tarantina, capoluogo compreso, e a luglio nella sola Castellaneta Marina si contarono circa 600 alberi abbattuti dal vento.
«I Dottori Agronomi e Forestali – ha ribadito Gianrocco De Marinis – sono gli unici professionisti in possesso delle competenze necessarie per poter collaborare con le Amministrazioni comunali in tutte le azioni necessarie a preservare il patrimonio arboreo cittadino e, più in generale, il verde urbano».
Sono gli unici, infatti, a poter effettuare la cosiddetta valutazione visiva degli alberi su basi biomeccaniche (VTA = Visual Tree Assessment); è un’analisi visiva e strumentale che, attraverso l’utilizzo di una strumentazione sofisticata, permette l’identificazione di soggetti arborei a rischio statico attraverso il riconoscimento di sintomi caratteristici che un albero mostra in presenza di danno interno: l’esame VTA ha validità giuridica in Italia e in vari paesi europei.
Il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto ha poi rivolto un invito a tutte le Amministrazioni comunali della Provincia jonica: «devono essere aumentate le risorse finanziarie da destinare al verde pubblico, arrivando a destinare i fondi necessari per effettuare un’attenta e puntuale VTA almeno sugli alberi la cui caduta, come quello di ieri in un asilo comunale del capoluogo ionico, può rappresentare un grave pericolo per i cittadini».
È sempre più importante individuare ed abbattere gli alberi che, pur essendo rimasti a dimora, il fortissimo vento ha comunque reso instabili e pericolanti; inoltre, realizzando un’idonea potatura delle fronde, un’operazione che alleggerisce l’albero e diminuisce la superficie su cui agisce il vento, si possono ancora salvare tanti alberi la cui stabilità in futuro potrebbe essere compromessa.
In entrambi i casi c’è bisogno di una relazione stilata dai Dottori Agronomi e Dottori Forestali, gli unici professionisti che dispongono ex lege di competenze specifiche ed esclusive per le attività di valutazione della stabilità delle alberature, oltre che di altre in materia forestale e fitoiatrica.
«La nostra categoria professionale – ha concluso Gianrocco De Marinis – rinnova la sua disponibilità nei confronti delle Amministrazioni comunali per effettuare un monitoraggio del patrimonio arboreo urbano, attività che deve comprendere la valutazione della stabilità, onde poter stabilire quali alberi possono permanere a dimora, magari operando un’adeguata potatura, e quali debbano essere invece abbattuti per prevenire eventuali danni a cose e/o persone».
Infatti ogni specie di albero, come ogni singolo esemplare in base alle sue particolari condizioni “di salute”, ha determinate peculiarità che incidono sulla sua stabilità: alcuni tendono a cedere all’improvviso schiantandosi su cose e persone sottostanti, altri invece cedono piegandosi lentamente.
Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali
della Provincia di Taranto