Resta alta l’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto sulla normativa relativa al lavoro nero e/o irregolare, alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all’illecita percezione del reddito di cittadinanza.
In tale ambito, i Carabinieri della Task Force, istituita dal Comando Provinciale dell’Arma jonica e composta dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto, dalle Stazioni di Montemesola (TA) e San Michele Salentino (BR) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro CC di Taranto, hanno denunciato in s.l. 4 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di omessa comunicazione all’ente erogatore di variazioni di reddito e/o informazioni rilevanti ai fini della revoca e/o riduzione del beneficio del reddito di cittadinanza, e diverse violazioni al Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro.
Nello specifico, in un mirato servizio svolto presso un cantiere edile sito nel comune di San Michele Salentino, i militari hanno accertato che:
– un 48enne, di San Marzano di San Giuseppe (TA), in qualità di amministratore unico di una ditta di costruzione edile, aveva occupato in nero tre lavoratori, in favore dei quali aveva anche omesso di osservare la normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Nella circostanza, all’uomo, venivano altresì comminate sanzioni penali ed amministrative per complessivi euro 10.800,00, nonché adottata la misura cautelare amministrativa della sospensione dell’attività imprenditoriale per occupazione di manodopera in nero superiore ai limiti di Legge.
– un 38enne, di San Marzano di San Giuseppe, in qualità di operaio, aveva omesso di comunicare all’ente erogatore di variazioni di reddito e/o informazioni rilevanti ai fini della revoca e/o riduzione del beneficio del reddito di cittadinanza;
– un 53enne, di San Michele Salentino, in qualità coordinatore dei lavori, aveva omesso l’aggiornamento dei cronoprogrammi delle attività edilizie;
– un 65enne, di San Michele Salentino, in qualità responsabile dei lavori, aveva omesso la vigilanza sugli obblighi del coordinatore di sicurezza durante le fasi di esecuzione.