“In questi giorni la crisi ex Ilva ha raggiunto un nuovo capitolo a seguito delle affermazioni di ArcelorMittal che mettono in pericolo l’occupazione, la salute e la sicurezza ambientale, diventando così una minaccia per il futuro dell’azienda. In totale sono 160 i tavoli di crisi aperti al Mise per cui è necessario tutto il supporto del sindacato per garantire la tutela dei lavoratori e salvare i posti di lavoro a rischio esubero”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, presente al Consiglio Nazionale del sindacato, in cui sono riuniti 180 delegati provenienti da tutta Italia, per discutere del futuro della rappresentanza sindacale. Per l’occasione, Antonio Spera, Segretario Nazionale dei Metalmeccanici UGL, ha presentato una mozione per promuovere un confronto esclusivo con il Governo sull’ex Ilva. In tal senso, continua Capone “Esprimo solidarietà a tutti i lavoratori che oggi stanno manifestando a Roma e a Taranto, dove è presente una delegazione dell’UGL. Auspico che il prossimo tavolo con il Governo possa essere risolutivo e portare all’adozione di piani industriali solidi e a lungo termine. Non giochiamo con il futuro dei lavoratori. L’ex Ilva non si tocca”.