Arriva una buona notizia per i 500 lavoratori ex TCT di Taranto che proprio ieri hanno appreso del definitivo emendamento in Finanziaria per la copertura per ulteriori due anni dell’IMA (indennità di mancato avviamento) approvata dal MEF.
A darne notizia sono le organizzazioni sindacali di categoria dei trasporti di CGIL, CISL e UIL, dopo un colloquio diretto tra il segretario della FILT CGIL, Michele De Ponzio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il tarantino senatore Turco, avvenuto a Roma lo scorso 20 novembre.
Il provvedimento che prolunga il sostegno al reddito per i lavoratori dell’ex società terminalista di Taranto, arriva a pochi giorni dalla scadenza dell’ammortizzatore sociale che avrebbe lasciato i lavoratori senza risposte a partire dai primi giorni del 2020.
Per FILT CGIL, FIT CISL e UIL Trasporti, che hanno cercato sin da subito confronti con tutte le forze politiche con l’intento di risolvere il problema, si tratta di una misura che contribuisce a dare qualche serenità in più non solo ai lavoratori, ma anche allo sviluppo del traffico intermodale che a Taranto oggi parla la lingua dei turchi di Yilport.
Si tratta di una assoluta pre-condizione di sviluppo integrato – affermano i responsabili di categoria, De Ponzio (FILT CGIL), Fiorino (FIT CISL) e Sasso (Uil Trasporti) – considerata anche la difficile situazione che riguarda la fabbrica e l’indotto monoculturale dell’acciaio.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, sen. Turco, nel corso dell’incontro del 20 novembre scorso a Roma, si è reso inoltre disponibile a partecipare all’incontro organizzato ai primi di dicembre, dalle segreterie unitarie di CGIL, CISL e UIL sullo sviluppo del porto e delle infrastrutture legate ai trasporti e logistica integrata di Taranto.