Resta alta l’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto sulla normativa relativa al lavoro nero e/o irregolare, alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all’illecita percezione del reddito di cittadinanza.
In tale ambito, i Carabinieri della Task Force, istituita dal Comando Provinciale dell’Arma jonica e composta dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto, della Stazione di Montemesola (Ta) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro CC di Taranto, hanno denunciato in s.l. 2 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di omessa comunicazione all’ente erogatore di variazioni di reddito e/o informazioni rilevanti ai fini della revoca e/o riduzione del beneficio del reddito di cittadinanza e di violazioni al Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro.
Nello specifico i Carabinieri, durante un mirato servizio svolto nel comune di San Marzano di San Giuseppe, hanno accertato che:
- una 22enne, del posto, al fine di evitare la revoca o riduzione del reddito di cittadinanza, aveva omesso di informare l’INPS sulla variazione del proprio reddito famigliare. In particolare la donna, pur percependo il predetto beneficio, non aveva comunicato al predetto ente la stabile occupazione del proprio convivente, sorpreso dai militari mentre prestava la propria attività lavorativa, in maniera continuativa, presso un’autorimessa/autolavaggio sita in quel centro;
- un 35enne, del posto, titolare della predetta ditta di autolavaggio, aveva occupato in nero due lavoratori, in favore dei quali aveva anche omesso di fornire i dispositivi di protezione individuale, di avviare il protocollo di sorveglianza sanitaria e la prevista formazione in materia di sicurezza sul lavoro. Nella circostanza, all’uomo, venivano altresì comminate sanzioni penali ed amministrative per complessivi euro 57.335,00, nonché adottata la misura cautelare amministrativa della sospensione dell’attività imprenditoriale per occupazione di manodopera in nero superiore ai limiti di Legge.