“La preghiera su fb degna del miglior Salvini, un’ora e mezzo di rassegna di tutti i comunicati stampa fatti dal 2015 ad oggi e una scena madre finale. Questo il prezioso contributo dato da Emiliano oggi sulla situazione dell’ex Ilva. Rassegna che conferma quanto già chiaro da tempo: il Governatore in questi anni ha parlato tanto, ma continua a fare ben poco. Ora è il momento di fare qualcosa, per questo abbiamo presentato una mozione che prevede l’accordo di programma volto a promuovere il piano di bonifica; a sostenere un piano industriale per il consolidamento delle lavorazioni a freddo e la tutela dei livelli occupazionali, ma siamo disponibili a collaborare per arrivare un testo unitario da parte del Consiglio, perché è necessaria una posizione forte da parte di tutta la Puglia. Un atteggiamento che ci saremmo aspettati anche da Emiliano, che invece ha preferito fare il suo show contro l’opposizione e andarsene. Bisogna pensare a una strategia nel breve periodo e una per il medio e lungo periodo. La strategia per il breve periodo è evidente: ricordare in tutti i modi a Mittal che deve rispettare i patti, semplicemente perché nessuna multinazionale può farsi beffa dello Stato italiano, firmare un contratto e stralciarlo dopo un anno. Il problema non è lo scudo penale, che lo ricordiamo non era neanche nel contratto, ma i due milioni di perdite al giorno che l’azienda sta cercando di scaricare sullo Stato italiano. Chi vuole reintrodurre l’immunità o è in malafede o affetto dalla sindrome di Stoccolma. La strategia del lungo periodo è quella che sosteniamo da sempre: la riconversione economica come avvenuto in altre realtà europee come Lodz in Polonia o Bilbao in Spagna, ma anche in Francia e Germania. Siamo di fronte a una realtà non più sostenibile: abbiamo perso 10 anni, ma non ci può essere un’altra strada”.