«In relazione alla posizione espressa dai consiglieri comunali di Taranto, Battista, Fornaro e Corvace, Eni precisa che il progetto “Circular school” attualmente in svolgimento coinvolge un totale di 1.200 bambini tra gli 8 e i 10 anni e relative famiglie a Livorno, a Gela, in Val d’Agri, a Brindisi e a Taranto. Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sui temi di economia circolare e durerà per tutto l’anno scolastico. L’impegno di Eni nell’ambito dell’economia circolare non coincide soltanto con le molteplici attività e investimenti che la compagnia sta mettendo in campo nell’ambito della propria strategia di decarbonizzazione, ma anche con un’intensa attività di promozione ed educazione dei comportamenti individuali, che sono fondamentali affinché l’intero sistema socio-economico assuma sempre più un approccio circolare. Il progetto avviato presso la raffineria di Taranto per la raccolta degli oli alimentari di frittura destinati alle bioraffinerie Eni ne è solo un esempio. Laddove Eni sta portando avanti le proprie tradizionali attività di produzione di energia, la società sta continuando a investire affinché queste si svolgano sulla base di processi e tecnologie all’avanguardia dal punto di vista della sicurezza e sostenibilità ambientale. A Taranto Eni investe in tecnologie per produrre energia nel modo più sostenibile e la raffineria è aperta a chiunque ne voglia prendere contezza: il successo della iniziativa “Energie aperte” ne è testimonianza».