La notizia dell’avvicendamento ai vertici di ArcelorMittal Italia è arrivata all’improvviso. Non sono mancati nella gestione di Matthews Jehl momenti di contrasto ma sempre nel rispetto reciproco e di grande correttezza. Abbiamo sempre avuto da lui la rappresentazione di un’azienda che puntasse al rilancio e alla sua eco-sostenibilità. Non bisogna mai ostentare pregiudizi ma di Lucia Morselli, oltre all’epilogo positivo della vicenda ThyssenKrupp Ast di Terni, non dimentichiamo per arrivarci abbiamo messo in campo 36 giorni di sciopero a oltranza. La sfida è più grande ma se si vuol rilanciare e ambientalizzare quel sito. Se si pensa di ridimensionare le produzioni e tagliare il personale sapremo come rispondere.
Ci auguriamo che Lucia Morselli abbia compreso che con il confronto leale si fanno cose importanti per tutti. ArcelorMittal Italia ha bisogno di tutto, tranne che l’ennesimo management che trova nei lavoratori gli unici a pagare il conto di una politica irresponsabile e populista e di gestioni aziendali che non puntano alla sostenibilità. L’accordo del 6 settembre 2018 va gestito, ha già previsto un ridimensionamento dell’occupazione, non siamo disponibili ad un anno dalla firma ad assecondare ulteriori piani di ristrutturazione.
Roma 15 ottobre, 2019