di: Elena Ricci in: Elena Ricci
Si è partito il 26 settembre 2013 da San Pietro Vernotico (BR), per poi arrivare a Taranto lo scorso febbraio, con il ‘Dental Day’, la campagna di informazione che mira a chiarire il ruolo dell’odontotecnico nel team odontoiatrico moderno. L’UOI (Unione Odontotecnici Italiani) non arresta la sua corsa alla corretta informazione, avviando una nuova iniziativa denominata ‘OdontoPoint’, mirata ad una comunicazione diretta con il cittadino, nelle piazze, mediante appositi gazebo. La prima tappa si è svolta a Brindisi domenica scorsa, e presto sarà organizzata anche nella città di Taranto. L’obiettivo è quello di andare tra la gente, e spiegare chi è davvero l’odontotecnico, una figura che produce un dispositivo medico su misura (in ottemperanza alle recenti direttive UE) previa prescrizione del medico dentista, e che nonostante ciò è ancora oggi regolamentata da un Regio Decreto del 1928 che lo classifica quale ‘artigiano’. L’UOI, associazione di pensiero, con immenso rispetto per la categoria artigiana, chiede alle istituzioni da sempre un profilo professionale al passo con i tempi, che inquadri la figura dell’odontotecnico come professione sanitaria. A tal proposito il coordinatore provinciale di Taranto Catello Caiazzo dichiara: “Con tutto il rispetto per la categoria degli artigiani, non possiamo più accettare di essere definiti tali, se vogliamo che la nostra diventi una professione sanitaria”. E’ stata quindi, avviata una raccolta firme, mediante una petizione online, per l’abrogazione dell’art. 11 del Regio Decreto n° 1334 del 31 maggio 1928. Le firme oltre che sul web, saranno raccolte anche nei punti di informazione ‘OdontoPoint’ allestiti nelle piazze. Solo a Brindisi, domenica scorsa sono state raccolte in poco più di tre ore 323 firme, a fronte delle oltre 1100 già presenti sul web. Una scelta strategica quella dell’UOI, che decide di rivolgersi direttamente al cittadino e non subito ai politici.
A tal proposito il segretario nazionale Cosimo Ricci spiega: “la politica è l’ultimo tassello di questo grande mosaico. Ci rivolgeremo ai politici, tutti i politici, in modo trasversale, solo quando avremo il giusto peso del consenso popolare, ovvero le firme di tanti cittadini raccolte nelle piazze e nella rete. Andare nei palazzi dei politici di turno, per noi dell’UOI non è un traguardo, per l’UOI andare a discutere con la politica, sarà il punto di partenza”. L’Unione Odontotecnici Italiani, ha sempre sottolineato che l’odontotecnico non vuole e non deve sostituirsi al medico odontoiatra, bensì avviare con quest’ultimo una complementare e serena collaborazione, per quello che concerne l’ottimizzazione del dispositivo medico da questi costruito. Pertanto, al fine di combattere l’abusivismo, inteso non solo come esercizio illecito della professione medica, ma anche come “imprese odontotecniche fantasma”, che operano in nero a discapito di tutti gli odontotecnici legalmente operanti in Italia e titolari di partita iva, l’UOI si impegna a segnalare tali irregolarità alle autorità competenti. La scelta nasce dall’esigenza di affermare la professionalità e la serietà dei tanti odontotecnici italiani (la maggioranza) spesso compromessa da comportamenti scorretti di alcuni colleghi. A tal proposito, l’associazione lancerà una proposta che mira a creare un ‘albo nazionale’, non istituzionale (perché la legge ancora non lo permette) in cui gli iscritti si impegnano a rispettare un codice etico, che non comprometta la condotta professionale.