Mentre siamo in attesa di conoscere i dati dell’analisi del suolo delle collinette (che ilva in As ha commissionato al laboratorio S.C.A di Mesagne), e relativa analisi di rischio sanitario, una nuova richiesta è stata inviata dall’Associazione Pannella alle autorità preposte.
Lo scorso venerdì e sabato notte (27-28 settembre)- scrive l’Associazione- come mostrato e denunciato dal consigliere comunale Massimo Battista, si sono sprigionati dall’acciaieria visibili fenomeni di emissioni non convogliate.
Stante che l’assetto autorizzativo attuale dello stabilimento ILVA prevede che non vi sia un peggioramento della qualità dell’aria a seguito di riavvii impiantistici, e che ad oggi l’adeguamento Rams non è risultato sufficiente per evitare fenomeni di slopping, l’Associazione chiede ad Arpa la rapida analisi dei dati Sme e l’approfondimento sia dei dati orari di monitoraggio della qualità dell’aria e idrogeno solforato, che di quelli meteorologici registrati nelle ore in cui si è verificato l’evento emissivo, registrati tramite le centraline pubbliche e private interne, perimetrali ed esterne allo stabilimento, confrontate con quelle del giorno precedente e successivo e col valore medio giornaliero degli stessi indicatori, per verificare se tale fenomeno visivo abbia corrisposto a superamenti dei limiti previsti dalla normativa e peggioramento della qualità dell’aria.
Nel frattempo sarebbe opportuno – scrive l’Associazione- come gia richiesto ad Arpa e agli organi politici, nel mese di aprile in merito alla fumata nera dovuta allo spegnimento di Afo4 e relativa apertura dei bleeder verificatosi il 26 aprile 2019, anche in quella occasione avvenuta di venerdì, che perlomeno Arpa pubblicasse i dati rilevati dalle proprie centraline esterne, anche nel weekend.
Ogni ritardo contribuisce ad alimentare le giuste preoccupazioni dei lavoratori ilva e cittadini di Taranto, già allarmati, rispetto ai pericoli legati allo stabilimento.
I report relativi agli ultimi fenomeni emissivi segnalati, la gia citata apertura dei bleeders di aprile 2019, e lo slopping di acciaieria 2 del 5 luglio 2019, che hanno dimostrato come non vi fosse alcun peggioramento della qualità dell’aria in seguito a tali fenomeni, sono stati forniti da Arpa a diversi mesi di distanza, e senza nessuna risonanza mediatica. Per questo chiediamo la rapida analisi degli ultimi episodi registrati, e la sua massima pubblicità a partire dalla pubblicazione sul sito del Comune di Taranto, i cui dati dell’Osservatorio Ambientale non vengono aggiornati da aprile 2019 senza alcuna menzione dei report suddetti.
I lavoratori e cittadini di Taranto – sottolinea l’Associazione Pannella- hanno diritto al pari di tutti gli altri di essere correttamente e costantemente informati sulla situazione ambientale in cui vivono con verità, solerzia e precisione, anche per evitare inutili allarmismi come nel caso delle foto dei fumi, o semplici lasciapassare come per le collinette.
Gli unici che possono farlo sono le autorità scientifiche preposte.
Per questo chiediamo ad Arpa, Asl e Ispra, e a tutti gli esponenti istituzionali di accogliere il nostro appello affinché i dati delle centraline e della qualità dell’aria vengano aggiornati anche al sabato e alla domenica, nonchè la costante diffusione, a partire dai dati sulle collinette, di tutti i report e le analisi da loro costantemente fornite.
Associazione Marco Pannella