Di Taranto e del caso Ilva se ne è parlato tanto ma, vista la gravità del problema ancora senza soluzioni, riteniamo che ci possa stare anche il nostro modesto contributo. Per la prima volta a Taranto lo spettacolo-documentario sull’ILVA visto dagli occhi delle donne che di Taranto e l’Ilva sanno molto: operaie, madri, mogli, sorelle, fidanzate e figlie. Uno spettacolo-documentario che, attraverso le testimonianze delle donne, ripercorre le problematiche inerenti le vicende dell’Ilva: lavoro, salute e ambiente. In un groviglio di decreti e in un susseguirsi di promesse mai rispettate abbiamo deciso di raccogliere le testimonianze di coloro che la vita la generano, la difendono e la proteggono con tenacia e caparbietà. La necessità di sofîermare lo sguardo sul microcosmo femminile che si muove dentro e intorno al mostro llva, l’urgenza di ascoltare le voci di quelle donne che vivono lottando è nata da Roberta Natalini , ideatrice dello spettacolo “Le rose d’acciaio” dal quale è scaturito il lavoro editoriale che ha lo stesso titolo. In scena L’attrice e regista Roberta Natalini è accompagnata dalle note del maestro Danilo Leo al pianoforte. Alla realizzazione della rappresentazione teatrale ha contribuito la video maker Silvana Padula. Lo spettacolo da voce a quelle donne, vittime innocenti di falsi accomodamenti, che hanno subito la perdita di un loro congiunto per causa del mostro Ilva. Non a caso è stata scelta come location la masseria Carmine dove furono abbattuti 600 capi di bestiame e da cui parti l’inchiesta sulla diossina. La piace teatrale, portata in giro per il Salento, ha ricevuto straordinari consensi permettendo di far conoscere con lucidità una sconvolgente verità nella quale centinaia d cittadini tarantini sono costretti a vivere. Nella serata verrà presentato il libro “Le rose d’acciaio” scritto da Roberta Natalini e da Paola Bisconti . La prefazione è a cura di Alessandro Marescotti , presidente di PeaceLink, presente in serata assieme agli autori e al responsabile editoriale Savino D’Andrea. (responsabile editoriale di Pubblicazioni Italiane) Savino D’Andrea