Negli scorsi tutte le aziende partner di ArcelorMittal hanno ricevuto un nota ove la stessa lamenta il proseguire della crisi dell’acciaio in Europa, infatti, le commesse in campo automobilistico, industriale e costruzioni sono deboli, Inoltre, il continuo sforzo per l’ambientalizzazione perpetuato vede l’azienda impegnata fortemente, tutto questo costringe la stessa a chiedere ai propri fornitori una diminuzione delle tariffe di trasporto minimo al 5% sul compenso applicato nel 2019.
“Tale richiesta è assurda” Commenta Giacinto Fallone presidente dello SNA Casartigiani Taranto sez. autotrasporto conto terzi che rimarca: “ viaggiamo da anni con tariffe che non rispecchiano i costi sostenuti, che ha prodotto un mercato delle stesse, grazie all’utilizzo di provvigioni spesso diverse tra i vari soggetti intermediari, con range che varia dal 4% al 18% sulla tariffa pagata da Ex Ilva, tutto questo porterebbe a viaggiare con tariffe alla fame che non permetterebbero, di rispettare i costi minimi per garantire la sicurezza dei mezzi, le paghe contrattuali ai dipendenti.”
“Giunge in piena estate come un fulmine a ciel sereno, questa lettera di Arcelor Mittal, senza nessuna contrattazione con i sindacati datoriali degli autotrasportatori e della logistica, una revisione delle tariffe a ribasso già al minimo da anni, visto i vari cari benzina e alla crisi delle aziende causata dal mancato pagamento delle fatture del 2015 con A.S. Ilva. Insomma uno ulteriore schiaffo alle imprese del territorio con la minaccia di utilizzare aziende fuori dal territorio” Commenta Stefano Castronuovo Segretario di Casartigiani Taranto che aggiunge: abbiamo scritto ai nostri parlamentari ionici, al fine che si possa affrontare il prima possibile questo grave problema, che ancora una volta penalizza il territorio.