In questi giorni sulla cronaca nazionale è giunto l’appello di alcuni rappresentanti di categoria che denunciano la moria dei mitili, in particolar modo nel secondo seno, e fanno appello alle istituzioni. Questo appello “passivo” risulta essere una nota stonata di fronte al silenzio degli stessi rappresentanti di categoria che non spendono una sola parola di fronte all’incessante lavoro dei militari per il contrasto dell’illegalità nel comparto ittico ed in particolar modo in quello specifico dei mitili. Sino a ieri, e per tutti i mesi di quest’anno, Guardia Costiera, Polizia e Carabinieri hanno effettuato sequestri e denunciato numerose persone che operano illecitamente nella mitilicoltura perché la loro attività mette a rischio la salute pubblica. I rappresentanti di categoria non solo non denunciano, e quindi tacitamente favoriscono l’illegale, ma non si pronunciano di fronte a queste operazioni che tutelano il comparto stesso e quindi la loro attività. A cosa serve rivolgersi alle istituzioni per la moria dei mitili causato dal clima torrido che ha riscaldato in maniera eccessiva gli specchi d’acqua, ed al fine di percepire un indennizzo economico, se poi le stesse istituzioni vengono ignorate per il contrasto dell’illecito nella mitilicotura? Nel 2019 il gioco di “guardie e ladri” è terminato, il quadro dell’illecito è ben chiaro sia ai militari che alla cittadinanza. I rappresentanti di categoria, insieme a tutti i mitilicoltori, oggi devono prendere una posizione chiara e netta posizione perché oltra all’inquinamento sono le scelte sbagliate che portano la miticoltura alla crisi. Si fa appello alle istituzioni collaborando con le istituzioni, tutte e sempre. La parte sana dei miticoltori onesti va rappresentata degnamente da chi vuole voltare pagina una volta per tutte dopo i tragici fatti del 2011, da quando il problema principale, l’inquinamento, è stato affiancato da altre piaghe: abusivismo, illecito ed illegalità. I rappresentanti di categoria voltino pagina o si facciano da parte per dare spazio a chi vuole cambiare rotta lasciando alle spalle anni di errori e connivenze che hanno messo in crisi il settore.