Le scriventi organizzazioni sindacali, in data 10/07, hanno indetto uno sciopero ad oltranza in attesa di una convocazione ministeriale straordinaria per affrontare le tante problematiche di sicurezza presenti all’interno dello stabilimento e che, ancora una volta, hanno tolto la vita ad un nostro collega. In data 11/07 abbiamo rappresentato le nostre preoccupazioni al prefetto di Taranto e chiarito che non avremmo fermato la mobilitazione messa in campo se non ci fosse stato un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati a partire dal ministero fino alle istituzioni locali, regionali e gli organi di controllo.
Infatti, nel tardo pomeriggio il ministro Di Maio, attraverso un’agenzia stampa, ha diramato un comunicato chiedendo senso di responsabilità anche alle organizzazioni sindacali in merito al rischio del fermo definitivo degli impianti dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto. La stessa comunicazione di fatto non dava indicazioni su una eventuale convocazione. Successivamente Fim, Fiom e uilm hanno ribadito che in assenza della convocazione non si sarebbe fermato lo sciopero. In tarda serata è arrivata una comunicazione straordinaria del ministro Di Maio che fissava la data del tavolo tecnico per il prossimo 15/07. Solo a seguito della convocazione le scriventi organizzazioni sindacali hanno deciso di sospendere momentaneamente lo sciopero riservandosi eventuali altre iniziative di lotta nel caso in cui non ci dovessero essere impegni concreti sul tema della sicurezza e dell’ambiente, con un programma dettagliato di investimenti, incontri periodici di monitoraggio ed un intervento straordinario degli organi competenti all’attività di vigilanza.
Sia chiaro a tutti che l’intento delle organizzazioni sindacali è sempre stato e rimane a tutt’oggi quello di salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, il risanamento ambientale dello stabilimento siderurgico e l’occupazione. Arcelor Mittal deve avere chiaro che i lavoratori, così come hanno dimostrato con lo sciopero, sono stanchi di vivere la fabbrica con continue incertezze e scarsa tutela per il proprio futuro.
Pertanto lunedì saremo impegnati nell’incontro previsto presso il Mise e subito dopo informeremo i lavoratori sul da farsi.
Taranto 11.07.2018
Fim – Fiom – Uilm