Una situazione emergenziale conosciuta da mesi non ha trovato le giuste risposte da parte della Regione Puglia. Le criticità dei Punti nascite nella Provincia di Taranto a partire dall’Ospedale di Castellaneta che dal 1 luglio rischia la chiusura del Punto nascite per 90 giorni, al SS.Annunziata che conta 7 pediatri la metà di quelli necessari, fino ad arrivare al nosocomio di Martina Franca, erano criticità bene note all’Assessore alla Sanità Michele Emiliano e alla dirigenza Asl. La carenza di personale ha generato e continua a generare una qualità del lavoro inaccettabile e altrettanto inaccettabili sono le ripercussioni che tali carenze generano sulla qualità dei servizi, nonostante il grande impegno e la dedizione di chi opera in tali condizioni.
Circolano voci su una soluzione tampone che vedrebbe arrivare due medici pediatri dall’Ospedale di Manduria, questo per scongiurare la chiusura del Punto nascite di Castellaneta. È bene ricordare che l’Ospedale di Castellaneta sulla carta è un nosocomio di Primo Livello dal 2016, ma la carenza di personale medico, paramedico e macchinari, reparti non pienamente operativi come l’Utic, la carenza dei medici non obiettori per l’attuazione della legge 194 ne impediscono di essere realmente di I livello.
Malgrado ciò è da sottolineare l’encomiabile lavoro di tutto il personale con reparti di vera e riconosciuta eccellenza.
Il Presidente Michele Emiliano che solo nel settembre scorso durante l’intitolazione dell’Ospedale a San Pio dichiarava “oggi stiamo festeggiando l’inizio del suo rafforzamento grazie al Piano di riordino” ha disatteso ancora una volta le promesse fatte alla comunità. Auspico che la conferenza dei Sindaci del versante occidentale che domani si riunirà presso il nosocomio castellanetano, faccia meno passerelle e annunci, e concerti seriamente con la Regione e la dirigenza Asl un piano che porti fuori dall’emergenza l’Ospedale di Castellaneta, non a danno degli altri ospedali della Provincia.
Il Segretario cittadino del PD di Castellaneta
Gianni Di Pippa