“Esprimo la mia solidarietà al sindacalista dell’USB Franco Rizzo, da sempre impegnato nella tutela dei lavoratori del siderurgico ex-Ilva di Taranto per le minacce di morte subite nei giorni scorsi. Conosco Franco e so che non si lascerà intimidire, ma quello che è accaduto è gravissimo e non può passare sotto silenzio”. Lo dichiara il consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Galante.
“Purtroppo – prosegue Galante – il clima che si respira a Taranto è il frutto di anni in cui la vecchia politica ha fatto credere ai cittadini di dover scegliere tra due diritti fondamentali e costituzionalmente garantiti: tutela del lavoro e tutela della salute. I tarantini hanno il diritto di tornare a respirare e stiamo lavorando su tutti i fronti per la riconversione economica che sarebbe dovuta iniziare da anni. Un progetto che permette a questi due diritti di non essere contrapposti, e che sapevamo sarebbe stato lungo e difficile. Tutti noi rappresentanti cinquestelle ci stiamo mettendo testa e cuore per far sì che ciò avvenga e non ci fermeremo dinanzi a nulla. Non possiamo farlo da soli però, abbiamo bisogno del supporto di tutto il tessuto sociale, in primis di quei sindacati da cui finora abbiamo sentito parlare prima di lavoro e solo dopo di salute. Non possiamo accettare il ricatto di Arcelor Mittal, reso possibile da anni in cui la politica non ha diversificato l’economia del territorio, diventata succube della monocultura dell’acciaio. Quegli stessi politici che ora si lanciano in dissertazioni su Taranto, invece di vergognarsi per quello che potevano fare e non hanno fatto quando i loro partiti erano al Governo. Il Movimento 5 Stelle – conclude – ha un unico obiettivo: il benessere dei cittadini. E di certo non ci scoraggeranno le “parole al vento” di chi non riesce a capacitarsi di rappresentare forze politiche che sono la causa della situazione in cui oggi si trova Taranto, come il Presidente Emiliano, che in questi anni di governo regionale, a parte parole al vento, niente ha fatto per i cittadini di Taranto”.