Secondo appuntamento della rassegna musicale Scariche Sonore a Crispiano, in piazza San Francesco. Giovedì 20 giugno spazio alla musica popolare, con la presenza di un importante gruppo salentino che ha preso parte diverse volte a La Notte della Taranta: Li Strittuli. Da oltre 20 anni il gruppo di San Pancrazio Salentino recupera sonorità e canti della tradizionale popolare, tra pizzica pizzica, pizzica tarantata, stornelli d’amore, canti di lavoro e di protesta. Il concerto è gratuito e comincerà alle 22. 00
Il gruppo Li Strittuli nasce nell’inverno del 1998 dal bisogno di riconoscersi in una identità di popolo. In esso vi confluiscono giovani musicisti che si propongono di diffondere il patrimonio musicale del Salento e della Grecìa salentina. L’impegno è quello di far veicolare la musica popolare non come mera comunicazione consumistica, ma come recupero e inizio di un procedimento culturale ritrovato. I componenti, tutti da anni compagni di studi musicali, iniziano a studiare questa musica, sia dal punto di vista strumentale che dal punto di vista culturale. Cominciano così a recuperare sonorità ormai quasi dimenticate e a utilizzare gli strumenti tipici della tradizione: violino, organetto, fisarmonica, chitarra e il tamburo a cornice salentino. Decidono di effettuare una ricerca di canti della zona del brindisino, in particolar modo del loro paese natale: San Pancrazio Salentino. In questo lungo lavoro entrano in confidenza con gli anziani del posto che, con molto piacere, mettono a disposizione tutto il loro repertorio musicale, che da anni ormai avevano accantonato. Da questa ricerca vengono estrapolati alcuni dei canti più belli che ancora oggi fanno parte della scaletta de Li Strittuli. L’obiettivo principale della compagnia è quello di riproporre un viaggio nella musica popolare salentina.
Li Strittuli hanno partecipato a conferenze e concerti in tutta Italia e a numerosi festival di musica popolare, tra cui “La Notte della Taranta” e “Pizzicata Festival”. Numerose anche le partecipazioni a programmi televisivi sulle reti Rai e Mediaset. Il repertorio del gruppo spazia dalle forme che vanno dai canti alla “stisa” ai moroloja, dai canti di lavoro ai canti di festa, dalle ninne nanne agli stornelli, dalla pizzica tarantata alla pizzica d’amore. Durante i loro concerti si assaporano gli aspetti della cultura contadina, semplice ma ricca di grande espressività e poesia.