“Arrendersi? Mai!”, il motto di Francesco Vaccaro, il ragazzo recentemente scomparso portato via da una tremenda malattia, diventa il titolo del progetto finalizzato all’assegnazione di quattro borse di studio rivolte a ragazzi nati dall’1 gennaio del 2000. Le quattro borse di studio (di cui tre messe a disposizione dal consigliere regionale Gianni Liviano e una da alcuni soci dell’associazione “Le città che vogliamo”), ciascuna della dotazione di 500 euro, saranno assegnate ai quattro progetti premiati da un’apposita giuria, composta da 7 elementi e presieduta dai genitori di Francesco Vaccaro.
I lavori prodotti possono avere la seguente natura: artistica, culturale, letterale, solidale, sportiva, musicale, tecnologica e di qualsiasi natura purchè si ispirino concretamente al motto “Arrendersi? Mai!”.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina (venerdì 14 giugno) a Taranto nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il consigliere regionale Gianni Liviano e i genitori di Francesco Vaccaro, Donato Vaccaro e Milena Cinto.
“Francesco Vaccaro – ha detto Liviano – raccontava uno slogan, Arrendersi? Mai!, e lo incarnava insieme ai suoi genitori. Arrendersi mai è un motto è un monito per la città di Taranto Per questa ragione – ha aggiunto il consigliere regionale tarantino -, per ricordare Francesco e per dare a tutti i giovani l’idea che valga la pena spendersi per i sogni, per le speranze, per migliorare la città non solo nella dinamica del lamento ma nella prospettiva di creare futuro abbiamo messo a disposizione quattro borse di studio tre delle quali finanziate con il corrispondente della mia retribuzione di consigliere regionale pari alla settimana di autosospensione dai lavori del Consiglio per solidarietà nei confronti della professoressa Rosa Maria Dell’Aria colpevole, secondo l’Ufficio scolastico provinciale di Palermo, che poi l’ha sospesa per 15 giorni, di non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni che in un video hanno accostato le leggi razziali promulgate nel 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno. In quell’occasione decisi di autosospendermi per dare un segnale che la didattica deve essere sempre terza rispetto alla politica è che gli insegnanti devono essere liberi di proporre percorsi formativi. E proprio questo due aspetti, la formazione dei giovani e la passione verso la comunità, sono il senso alla base di queste borse di studio ed è il senso, credo, anche dello slogan Arrendersi? Mai! portato avanti da Francesco”.
L’appello a restare uniti è stato poi lanciato da Milena Cinto, mamma di Francesco, la quale ha ribadito come il figlio, adesso, sia diventato il simbolo di una città che non deve arrendersi. “La sua immagine e il suo nome – ha poi sottolineato la signora Cinto – dovranno diventare lo strumento per aiutare i bambini più poveri e ammalati. Solo così – ha concluso – il sorriso di Francesco non si spegnerà nè oggi nè mai”.
La domanda di partecipazione dovrà essere trasmessa, unicamente per posta elettronica, entro e non oltre le ore 23,59 del giorno 03 luglio 2019 al seguente indirizzo mail: borsedistudioarrendersimai@gmail.com. Nella domanda dovrà essere specificato dettagliatamente il progetto da realizzare indicando anche il periodo preciso (giorno/i e mese/i di svolgimento) e la location in cui si realizzerà. Nella domanda andrà altresì indicata la modalità di partecipazione al progetto di ciascuno dei componenti del gruppo. La realizzazione di partenariati con enti non profit (da attestare con documento scritto e autografato dal presidente dell’ente coinvolto) rappresenterà titolo di merito.
Per prendere visione del bando, consultabile anche nella sede dell’associazione “Le città che vogliamo” in via Fiume 12 a Taranto, ci si potrà collegare alla pagina facebook borsedistudioarrendersimai.