“Apprendiamo la decisione di ArcelorMittal di utilizzare per 13 settimane la cassa integrazione ordinaria che coinvolgerà 1400 lavoratori dello stabilimento di Taranto, in ragione di difficoltà di mercato che avevano già portato il Gruppo a ridurre il volume di produzione programmata da 6 a 5 milioni di tonnellate.
La notizia anticipa l’incontro già fissato per domani a Taranto, in cui verrà formalizzata la procedura di cassa e rappresenta un elemento di ulteriore preoccupazione in una fase di assestamento critico degli obiettivi del piano industriale.
Nell’incontro in programma per lunedì 10 giugnochiederemo una verifica sull’attuazione dell’accordo sottoscritto in merito alle strategie industriali e produttive e agli investimenti relativi al processo di risanamento ambientale.
E’ del tutto evidente che la prospettiva della cassa integrazione ordinaria, per quanto legata per definizione ad un evoluzione di ciclo congiunturale, non ci rassicura e diventa un ulteriore elemento di incertezza.
Sono mesi che la Fiom chiede un incontro al Mise per una verifica degli impegni sottoscritti, che diventa ancora più urgente alla luce delle decisioni comunicate oggi”.
Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil