Prosegue incessante l’iter per portare ad approvazione la proposta di legge di istituzione del parco regionale del Mar Piccolo a firma del consigliere regionale Gianni Liviano. Questa mattina, infatti, in V commissione consiliare, presieduta dal presidente Mauro Vizzino, sono stati auditi i rappresentanti di Confindustria, Ance, Cnr, Coldiretti, Istituto nazionale Urbanistica sezione Puglia, Istituto nazionale di BioArchitettura, Ordine dei Geologi della provincia di Taranto, Aeronautica militare nonché il rappresentante del Gruppo tecnico parco del Mar Piccolo, Vito Crisanti.
Dalle audizioni sono emersi pareri positivi di tutti gli auditi alla proposta di legge il cui obiettivo principale è quello, ha ribadito il consigliere regionale Liviano, “di dare centralità all’uomo restituendogli la dignità del lavoro”. Oltre ai presenti, Confartigianato, Consorzio di bonifica Stornara e Tara, Coldiretti, ordine degli Architetti (il cui presidente era già stato audito nella seduta del 28 maggio) e Università degli studi di Bari dipartimento di Geologia hanno fatto pervenire rispettivi attestati di adesione e condivisione della Pdl sul Mar Piccolo.
Unica voce fuori dal coro è stata quella del presidente di Confagricoltura, Luca Lazzàro, che, più che sulla bontà o meno dell’iniziativa, ha espresso perplessità sulla perimetrazione delle aree e preoccupazione per l’inserimento di ulteriori restrizioni che penalizzerebbero attività di agricoltura intensiva, portando ad esempio l’esperienza negativa del Parco delle Gravine.
“Attraverso l’istituzione del Parco Regionale del Mar Piccolo non si intende aumentare ulteriormente il fardello di leggi e regimi di tutele da rispettare”, ha spiegato Liviano per cercare di fugare i dubbi di Confagricoltura. “Al contrario, – ha aggiunto – si vuole viceversa favorire un cambiamento di valori, auspicando che proprio attorno alla rinascita del Mar Piccolo, la città possa finalmente ritrovare la propria identità perduta e percorrere nuovi paradigmi di vita e di sviluppo. La costituzione di un Parco Naturale Regionale mira a proteggere e migliorare il Mar Piccolo, le sue coste, i fiumi e le paludi, tutti ecosistemi preziosi e particolarissimi che si spera di consegnare in migliori condizioni alle generazioni future. Ma l’altro grande obiettivo, in uno con la riqualificazione e conservazione dell’ambiente, – ha poi concluso Liviano – è quello di promuovere in modo significativo lo sviluppo delle attività marine, come mitilicoltura e molluschicoltura, e dell’agricoltura, favorendo l’occupazione e restituendo dignità e futuro alle maestranze del mare ed agli imprenditori agricoli che svolgono le attività nelle aree del bacino del Mar Piccolo. Perché sappiamo benissimo che mitilicoltori, molluschicoltori e agricoltori sono i primi custodi del territorio e del paesaggio. Insomma, la proposta di legge mira a tutelare il territorio e le sue risorse attraverso lo sviluppo economico delle popolazioni residenti”.
E a proposito di perimetrazione e regimi di tutela, l’ing. Di Bitonto della struttura tecnica dell’assessorato regionale all’Urbanistica ha precisato che la perimetrazione definitiva avverrà in Conferenza dei servizi attraverso il confronto con tutti gli attori interessati e che la Pdl di estensione della perimetrazione che va ad inserire il parco del Mar Piccolo consentirebbe di tenere conto anche delle direttive europee previste dalla Rete Natura 2000. Mentre per quanto riguarda la vincolistica, nella fase di formulazione c’è completa libertà di azione da parte della Regione nel poter calibrare le norme di salvaguardia con le esigenze dei portatori di interesse.
Nella prossima seduta della V commissione si procederà all’esame del testo della Pdl, per poi procedere alla sua votazione, e di eventuali emendamenti che i consiglieri regionali, membri della stessa, dovessero presentare.