È un fatto la coerenza, il mio e, dell’attuale amministrazione, ed è un altro fatto, l’incoerenza di Sgobio: io militavo in un gruppo civico (che, nella sede di Via Crispi portò un nostro compaesano alle provinciali), ma dopo quella esperienza, ne sono uscito quando quel gruppo stava prendendo una chiara connotazione partitica, per approdare ad un altro gruppo civico, Il Faro, prima e, successivamente, all’Udc, partito nel quale milito ancora oggi tanto quanto l’On. Lorenzo Cesa che, a sua volta, era e rimane alla guida della segreteria Udc e che, per opportune scelte politiche, piuttosto che far sparire dallo scacchiere politico il proprio partito, ha deciso di candidarsi sotto la bandiera di F.I. poiché aderente al Partito Popolare Europeo. Dall’altra parte c’è un ex assessore comunale comunista che è passato da “Via Crispi” quando, il movimento dal quale mi defilai, si era trasformato in PD (ricordo le trattative pre amministrative condotte dall’allora segretario Liuzzi alle quali era presente) per poi abbandonarlo quando presumibilmente non fu candidato come Sindaco. Approdando a “Peppetto”, il colore dell’associazione si è imbrunito se è vero com’è vero che nelle sue stanze ha ospitato candidati di Fratelli d’Italia. Se non fosse animato dalla spasmodica ricerca di visibilità con obiettivo “carriera politica”, come egli stesso ha dichiarato, non si capisce come mai tutto questo peregrinare, nonostante le bocciature ricevute direttamente dagli elettori.
Riguardo le modalità di convocazione del consiglio: la Pec non è contemplata nel nostro regolamento, convocarlo attraverso di essa significherebbe farlo al di fuori delle regole al contrario di quanto dice lui.
Abbiamo cercato di aggiornarlo il regolamento, ma, a causa delle indisponibilità anche del consigliere Sgobio nelle varie conferenze dei capigruppo convocate, non è stato possibile farlo, ciò nonostante, al prossimo consiglio lo farà la maggioranza.
Ma, a prescindere da questo, un consigliere che bada alla sostanza può presentarsi ugualmente in consiglio comunale sanando l’eventuale mancanza di preavviso, tanto più che in maniera informale e con un ben più largo anticipo, il segretario comunale aveva comunicato allo stesso Sgobio l’imminente convocazione. Pertanto, “il brutto”, come si definisce lui, rispettoso delle leggi, avrebbe potuto evitare inutili sprechi.
Infine, quando si fa un richiamo alla legalità ed alla conoscenza delle regole, basti ricordare che siamo passati indenni dalla maxi denuncia dei suoi ex compagni di partito e che abbiamo SEMPRE fatto le cose con trasparenza e nel pieno rispetto della legge, e che, casomai, i problemi sorti sono di carattere procedurale che poco o niente hanno a che fare con la politica e con l’amministrazione, altrimenti, in luogo delle elezioni per amministratori si farebbero concorsi per funzionari. Il politico si propone per le sue idee, per i propri progetti frutto di condivisione e di visione, si spende per portarle avanti e si sacrifica per realizzarli. Negli ultimi 4 anni non abbiamo mai ricevuto dalle opposizioni idee da sviluppare, ma solo pretesti per non fare o ostacoli da scavalcare. Le eccezioni mosse da chi si professa conoscitore profonde delle regole non scalfiscono minimamente l’operato dell’amministrazione, piuttosto sviliscono il lavoro di persone che, pur tra mille difficoltà, fanno comunque funzionare l’ufficio del comune. In 9 anni di idee e di progetti a Montemesola, nonostante gli intoppi procedurali scovati dalle cavillose e pretestuose opposizioni, ne sono stati realizzati tanti, questo è il nostro orgoglio questo è il merito che va attribuito alla maggioranza che mi onoro di rappresentare. Abbiamo ancora poco meno di un anno per vederne realizzati degli altri. Il tempo che mi rimane da Sindaco sarà impiegato solo per questo.