Il Patrimonio storico-architettonico e paesaggistico esistente può essere per Taranto la risorsa primaria per un concreto sviluppo economico. La Scuola diventa la comunità entro la quale può e deve svilupparsi una coscienza etica e responsabile, per usare le parole dello storico ed archeologo Prof. Arcangelo Alessio, ospite della due giorni organizzata dal Liside di Taranto per focalizzare l’attenzione sulle opportunità offerte dal recupero e dalla valorizzazione dei beni, stimolando le nuove generazioni di cittadini ad una maggiore consapevolezza. Importanti le personalità che si sono susseguite nelle due giornate e propositivi i numerosi interventi, tra i quali quello del Dott. Carlo Bosna dell’agenzia Puglia Promozione, del Dott. Paolo Ruta di Confindustria Turismo e Cultura, della Prof.ssa Carmen Motolese per il Comune di Taranto, del Presidente della Provincia Dott. Giovanni Gugliotti, del Dott. Paolo Domenico Solito segretario Sezione di Taranto “Società Storia Patria per la Puglia”, dell’archeologa Silvia De Vitis, dell’editore Antonio Mandese e naturalmente del Dirigente Scolastico Prof. Salvatore Marzo. La conferenza del 23 Maggio è stata moderata da Angelo Di Leo, giornalista de “La Ringhiera.net”.
Riportando le dichiarazioni di Carmine De Gregorio, nostro tutor e storico della città di Taranto, “Ieri – durante la presentazione dell’opera editoriale “TarantoInChiostri” realizzata dalla classe 5AG Industria Grafica – abbiamo parlato del patrimonio che c’è e va organizzato e offerto, otto meravigliosi chiostri inseriti in un nuovo circuito, oggi – durante la presentazione del progetto concorso “Un patrimonio da salvare” del MIUR e della Corte dei Conti – invece abbiamo parlato del patrimonio che c’è ma che rischiamo di perdere se non si interviene subito, la seconda azione ancora più difficile rispetto alla prima”. Il palazzo d’Ayala – Valva, l’area archeologia di San Martino e l’ipogeo funerario di Palazzo delli Ponti i siti studiati per il MIUR e presentati il 24 Maggio, per i quali gli studenti della 1MIT Made in Italy hanno auspicato un ritorno alla fruizione pubblica.
“Nutrire la cultura dell’appartenenza è l’unico modo per mantenere in vita libertà e democrazia”, il motto del progetto editoriale “TarantoInChiostri”. Da qui la Scuola deve partire, la Scuola come Istituzione ha il compito di promuovere la crescita di cittadini diversi da coloro che li hanno preceduti, che possano considerare anche ciò che è fuori la soglia della propria casa, persone consapevoli capaci di riappropriarsi di “ciò che per troppo tempo è stato tolto”, eredi di un patrimonio millenario.