Incontro tra USB e parlamentari del Movimento 5 Stelle con argomento cardine ArcelorMittal, all’ordine del giorno: aggiornamento in merito alle questioni graduatorie dei lavoratori ed alle condizioni degli impianti.
L’incontro è avvenuto ieri sera nella sede dell’USB tra il coordinatore provinciale Francesco Rizzo, accompagnato da un gruppo di lavoratori, e i due parlamentari Alessandra Ermellino e Giovanni Vianello. Agli onorevoli sono state consegnate documentazioni inerenti la sentenza di marzo del Giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di Taranto che condannava ArcelorMittal, il verbale di Accordo, un promemoria delle graduatorie e le stesse classifiche che sono oggetto di contestazione da parte del sindacato perché redatte con gli stessi criteri per cui l’azienda è stata condannata e quindi, di fatto, non attua la sentenza e non rispetta il provvedimento del giudice De Napoli.
Rizzo, carte alla mano di fronte ai parlamentari, ha illustrato tutte le anomalie emerse nelle graduatorie sino, in alcuni casi e coadiuvato dai lavoratori presenti, a prendere esempio da ogni singolo caso dei lavoratori posti in cassa integrazione ed esclusi dall’azienda con criteri impropri. La questione amianto ha caratterizzato la seconda parte dell’incontro: le quantità ancora presenti in stabilimento, le criticità sugli impianti dove lavorano gli operai e sono presenti materiali friabili e fibre volatili e il cronoprogramma ai fini dello smaltimento presentato da ArcelorMittal. L’interessamento dei parlamentari al delicato argomento che coinvolge il territorio tarantino in più ambiti, in quello ambientale, occupazionale e sociale, ha permesso che l’incontro venga aggiornato periodicamente; il prossimo tra due settimane in modo che l’USB possa esporre ed informare i rappresentanti istituzionali in tempo reale in merito a ciò che avviene all’interno dello stabilimento ex Ilva gestito da ArcelorMittal.
“Ringraziamo la disponibilità dei parlamentari del Movimento 5 Stelle – dichiara Francesco Rizzo – perché mai come in questo momento storico serve dialogo tra tutti gli attori, nell’ambito locale sino al nazionale. Nessuno può permettersi distrazioni o azioni che non siano direzionate ad assicurare un futuro dignitoso per tutti i lavoratori dove la loro attività in azienda deve svolgersi nella totale sicurezza a garanzia della loro salute. Queste nostre azioni volte alla massima tutela del lavoratore non possono escludere il rispetto per l’ambiente e l’attenzione all’ambito sanitario di una provincia intera con particolare attenzione alla città e ai quartieri più sottoposti all’inquinamento”.