Grande successo sabato 18 maggio scorso della prima assemblea dei soci e simpatizzanti del comitato Pulsano Terra Nostra.
Associazioni spontaneamente autoconvocatesi, agricoltori preoccupati per il loro futuro imprenditoriale, liberi cittadini, rappresentati politici di diversi schieramenti ed il direttivo del comitato si sono dati appuntamento per conoscersi di persona, formalizzare le iscrizioni al comitato e fare il punto sul rischio della nascita a Pulsano di un impianto aerobico-anaerobico in grado di smaltire 60.000 tonnellate annue di rifiuti organici (FORSU).
Dopo le dovute introduzioni da parte del Presidente Pino Pavese la serata ha visto gli interventi del Dott. Fernando Cera che ha esposto i dati scientifici che pongono seri dubbi sulla sicurezza ambientale e sanitaria di tali impianti proponendo come soluzione alternativa i cosiddetti impianti di compostaggio di comunità. L’Avv. Carlo Sampietro ha invece esposto lo stato attuale dell’iter amministrativo sottolineando come l’impianto è frutto della scelta scellerata dell’Amministrazione locale di candidarsi ad ospitarlo con un Project Financing e di come tale impianto non rispetti i requisiti minimi previsti dalle leggi in vigore oltre a non tenere conto delle zone agricole di pregio proprio a ridosso dei terreni dove si vorrebbe far sorgere l’impianto. Infine Emiliano D’Amato come consigliere comunale aderente al comitato ha portato i saluti di tutti i consiglieri di opposizione che sostengono l’iniziativa, indipendentemente dal colore politico di riferimento, sottolineando come è una scelta cruciale per Pulsano che deve decidere fra la vocazione turistica, i prodotti biologici e la strada della Bandiera Blu tanto sventolata dall’amministrazione a cui crediamo fortemente e la strada delle biomasse e del compostaggio da cui, poi, non si potrà più tornare indietro. È stato puntato il dito anche sul PERCHÉ un nuovo impianto di compostaggio proprio a Pulsano e perché sulla già martoriata provincia di Taranto dove a fronte delle attuali 45.000 tonnellate annue di FORSU prodotta esistono già impianti in grado di smaltirne fino a 210.000 tonnellate (fonte dati della Regione Puglia).
La serata si è conclusa con la una serie di interventi dal pubblico fra cui si ricorda anche l’intervento dell’associazione La ‘Ngegna e della sua proposta di un impianto di tipo aerobico comunitario. Da sottolineare anche il coinvolgimento della cittadinanza di Leporano rappresentata durante l’iniziativa.
Il comitato intende procedere adesso con il rafforzamento del proprio ruolo guida per le popolazioni di Pulsano, Leporano, Faggiano, Lizzano e San Giorgio J. contro la realizzazione di tale impianto sia in sede di dibattito pubblico che nelle sedi istituzionali in cui ci si è già formalmente accreditati.