Anche l’ANDI, (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) partecipa alla Biennale della Prossimità e nell’ambito della programmazione di questo importante evento nazionale sabato 18 maggio, alle ore 9,30 nella Biblioteca della sede di Taranto dell’Università “Aldo Moro” (via Duomo) presenta “Bambini previdenti”, il progetto sulla prevenzione primaria attraverso il gioco nei bambini 6-8 anni.
«Con la nostra mission orientata al benessere e alla salute della persona- commenta il Presidente ANDI Taranto, dott. Vito Nobile- non potevamo non essere presenti a questo appuntamento prestigioso e straordinario della Biennale, intesa come occasione di partecipazione e di confronto con gli altri attori di prossimità; come opportunità per elaborare spunti e risposte a scenari sempre più complicati e vari ma anche come momento per condividere le nostre esperienze e raccontare le nostre attività.
Porteremo alla ribalta della Biennale la campagna di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione del carcinoma del cavo orale. L’adozione di stili di vita corretti per una corretta salute orale, la diagnosi precoce e l’avvio di opportuni processi di cura possono contrastare questa subdola patologia che provoca ancora troppe vittime. La centralità della nostra partecipazione alla manifestazione, però, abbiamo voluto riservarla ai bambini con il progetto “Bambini previdenti” che presenteremo sabato prossimo. Alla biblioteca dell’Università. Proporremo metodi e pratiche per insegnare loro l’importanza della corretta igiene orale e della prevenzione delle diverse patologie dell’organo “bocca” e lo faremo con due animatori specializzati e particolarmente esperti ad educare tramite il gioco adatto all’età dei bambini che parteciperanno. Con questo metodo si può facilitare il processo di apprendimento ed incidere sulla corretta educazione dell’igiene orale con piccoli gesti quotidiani e con sane abitudini alimentari».
Il progetto “Bambini previdenti” rientra nella piattaforma del “Progetto Scuola” che la Fondazione ANDI onlus porta avanti con il coinvolgimento delle sezioni provinciali dell’Associazione ed è studiata per la fascia di età compresa tra i 6 e 8 anni al fine di promuovere sin dall’infanzia la prevenzione orale. Negli istituti scolastici coinvolti, anche tramite un collaudato sistema che si avvale del supporto di materiale informativo destinato specificatamente a questo scopo, si tenta di costruire un legame virtuoso tra la professione odontoiatrica ed il mondo della scuola, somministrando i concetti fondamentali della prevenzione primaria per una ottimale salute orale e generale.
ANDI è l’acronimo di Associazione Nazionale Dentisti Italiani, un’associazione di categoria che svolge non solo attività sindacali, ma anche culturali, scientifiche e sociali. Le diverse iniziative sociali sono coordinate da Fondazione Andi Onlus che dal 2005 promuove progresso, genera cultura e mette in campo iniziative di solidarietà per promuovere la salute di tutti ed in particolare delle categorie più fragili.
«Il concetto di prossimità- conclude il presidente Vito Nobile-, inteso come relazione in cui il destinatario si fa coprotagonista del mantenimento e del miglioramento della propria salute, è una leva importante delle nostre azioni ed è insito nel nostro apparato valoriale. Pertanto insistiamo, e non perdiamo occasione per farlo, sulla corretta e continua informazione e sensibilizzazione da parte dell’odontoiatra, cui devono far seguito stili di vita sani e salutari per prevenire l’insorgenza di molte patologie che riguardano la cavità orale e non solo! La centralità della cura della persona si traduce in un approccio attento anche alle fragilità. In questo senso, riconoscendo finalità e campi di attenzione comuni, abbiamo stretto un valido sodalizio con l’associazione Medici per San Ciro di cui il trade union, il dott. Michele Bonfrate, è socio di entrambe le associazioni che si muovono nell’ambito della solidarietà, della prevenzione e del sostegno alle categorie più fragili».
«Alla base del sodalizio- commenta il dott. Michele Bonfrate, «vi è la condivisione di un modello di responsabilità e di un metodo di lavoro capace di fare rete e creare coesione sociale. Attraverso forme di collaborazione e di dialogo tra queste due associazioni che mi onoro di appartenere è possibile monitorare i bisogni urgenti della collettività, dare risposte sempre più efficaci e moltiplicare la capacità di intervento con azioni mirate al benessere collettivo, alla salute umana e al primato della persona. In questo senso non mi è stato assolutamente difficile abbracciare le mission di entrambe le associazioni, trovare finalità comuni pur nascendo da realtà diverse ma orientate entrambe al’esperienza della prossimità e la Biennale è il luogo di incontro più opportuno tra persone che investono le proprie energie nello spirito del volontariato per prospettare un futuro migliore alle nostre comunità»