Quando vengo a conoscenza di notizie come queste, non posso che rallegrarmi e sentirmi onorata, orgogliosa, di avere un compaesano umile, intelligente, ambizioso e meritevole, come il giovane Gabriele Quaranta. Gabriele è un ragazzo geniale, non per piaggeria, ma per pura realtà dei fatti. Puntualmente, quando lo invito in redazione per raccontarmi le sue storie, i suoi progetti, arriva in silenzio, timido, sempre col sorriso e con l’educazione che contraddistingue lui e la sua famiglia. Gabriele non ama apparire, non cerca fama, notorietà. Non gli serve. Sono io che voglio raccontare, sono io che voglio far sapere a tutti quanto siamo fortunati a Montemesola, ad avere un ragazzo così. Quanto siamo fortunati, si, proprio oggi che le nuove generazioni sono sempre più protagoniste di pagine di cronaca nera, tendenze snaturate e pericolose o schiave della tecnologia che ha inibito ogni tipo di interazione sociale. La storia di Gabriele ci dimostra e ci suggerisce, soprattutto, che in un paesino piccolo come il nostro, i giovani vanno incentivati e incoraggiati e, quando emerge l’eccellenza, è giusto valorizzarla come merita, senza invidia e competizioni.
Mancano meno di due mesi alla partenza, luglio è alle porte e Gabriele Quaranta non sta più nella pelle. Abbiamo parlato tanto di lui, eccellenza montemesolina, salito sul podio locale e dopo nazionale, delle olimpiadi di scienze della terra.
Gabriele che frequenta il terzo superiore, ha pensato bene lo scorso anno di avvicinarsi alla realtà di Intercultura, dove il suo curriculum ha suscitato interesse, tanto da ricevere la proposta di andare a studiare per un anno in India, in un prestigiosissimo college specializzato nell’approfondimento delle materie scientifiche. Tra l’altro, per questioni di merito, Gabriele usufruirà di una borsa di studio (che non aveva richiesto), la quale copre circa l’80% delle spese per il suo anno di studi all’estero.
«Avevo la possibilità di indicare 10 paesi come preferenza. Tra questi non c’era l’India – racconta Gabriele – quando mi è stata proposta, ho tentennato un attimo, ma il giorno seguente ho subito accettato. Studiare in India è una grande opportunità, non solo sul piano formativo, ma è anche una grande occasione per vivere da vicino e conoscere una cultura completamente diversa dalla mia. Alla fine è questo il senso di Intercultura: lasciare del tuo e fare proprio quello dell’altro. Non vedo l’ora di partire».
Gabriele ha l’entusiasmo alle stelle e ci racconta le sue emozioni, mentre sua madre Anna, impegnata nel volontariato, sa già che soffrirà molto il fatto di non vedere suo figlio per un intero anno.
«La scelta è sua – dice mamma Anna – noi ovviamente siamo orgogliosi, ci basterà sentirlo, sentire che sta bene. Per lui è un’opportunità ed è giusto che viva questa esperienza».
Ma non è tutto. Prima di partire in India, Gabriele ha deciso di compiere un’altra impresa: due giorni fa si è classificato primo nella fase regionale delle olimpiadi di scienze naturali. Adesso è la volta della fase nazionale che si terrà a Pavia dal 9 al 12 maggio. Noi non abbiamo dubbi, ma gli facciamo comunque un grande in bocca al lupo!