Giuseppe Lo Presti, presidente dell’Osservatorio per l’attuazione del Piano ambientale dell’Ilva di Taranto, scrive al nostro giornale per rispondere a quanto riportato in un comunicato stampa, ricevuto dall’associazione “Giustizia per Taranto” e da noi pubblicato in data 14 aprile 2019, contestando la parte che riguarda la sua persona, relativamente a trascrizioni di intercettazioni delle quali il Lo Presti dice di non essere a conoscenza né di aver mai visionato.
Di seguito la replica di Lo Presti:
Spett. “Tarantini time”
Nell’articolo “Un parlamentare tarantino ha detto: “la città è sotto scacco degli allarmisti e che non vi è alcuna situazione di emergenza”. La replica del comitato “Giustizia per Taranto” pubblicato da codesto giornale il 14 aprile, si riportano pretestuosi riferimenti effettuati dalla associazione riportata nel titolo ad una presunta intercettazione che mi avrebbe coinvolto, associandole alle proprie contestazioni in merito alla questione ILVA di Taranto e chiedendo in forza di tale fantasiosa ricostruzione, la rimozione dal ruolo pubblico che rivesto.
In merito preciso che lo scrivente nel corso della sua vita non è mai stato indagato relativamente ad alcun procedimento penale, di qualsiasi tipo o natura, e non ha mai avuto visione di trascrizioni di intercettazioni che lo riguardavano, ne ricorda di aver pronunciato le frasi capziosamente riportate nel comunicato. Immagino che codesto giornale e l’associazione in parola abbiano invece ascoltato con attenzione tali presunte registrazioni, a me ignote, riportando che io avrei detto “stiamo scrivendo un’altra norma porcata (come fatto qualche tempo prima per l’Ilva di Taranto) c’ho un conato”con tanto di parentesi: non si comprende peraltro come tali presunte trascrizioni possano riportare frasi tra parentesi rispetto a quella che sembrerebbe essere la trascrizione di un discorso.
In conclusione si invita codesto giornale a pubblicare, in calce all’articolo sopramensionato, la presente nota quale confutazione dei contenuti dell’articolo medesimo. Questo in quanto i predetti contenuti sono manifestatamente diretti ad offendere e screditare la mia persona con ricostruzioni dei fatti arbitrarie e tendenziose, quando non manifestatamente false.
Qualora tale adempimento non venga posto in essere entro due giorni dal ricevimento della presente lo scrivente procederà ad inoltrare apposita querela alla competente autorità giudiziaria.
Giuseppe Lo Presti