Non soltanto uova e colombe: Pasqua segna il trionfo delle specialità alimentari artigiane tipiche delle tradizioni dell’intero territorio provinciale tarantino. Sono tante le prelibatezze che nascono da sapienti ricette antiche della provincia tarantina, riproposte durante la Settimana Santa dagli artigiani del dolce e anche del salato, che risultano apprezzatissime dai consumatori per la genuinità, la freschezza, la tipicità introvabile nei prodotti fatti ‘in serie’. La ricorrenza pasquale è quindi l’occasione per imbandire le tavole con un’ampia selezione dei nostri prodotti agroalimentari tradizionali caratterizzati da metodi di lavorazione e conservazione consolidati nel tempo.
Il food della tradizione pasquale della provincia di Taranto – evidenzia Confartigianato – muove un’economia in cui operano 651 imprese del settore alimentare, di cui 250 imprese specializzate nella pasticceria, che danno lavoro ad oltre 2.900 addetti.
Comune che vai, nel tarantino, specialità pasquali che trovi. Le più diffuse, oltre alle varietà di colombe ed uova di cioccolato, sono le focacce tipiche pasquali, le torte salate, il casatiello, la scarcedda, i taralli dolci, i biscotti, la pasta reale che serve per preparare torte e pecorelle pasquali. Ci piace poi evidenziare a parte la pastiera, che si è conquistata a grande richiesta uno spazio proprio anche sul nostro territorio, uscendo dai confini partenopei. D’altronde, ai primi posti, nella produzione e nel consumo di specialità tipiche pasquali, la Puglia prevale su tutte insieme a Sardegna, Sicilia ed Emilia Romagna.
Ovviamente il cioccolato rimane il protagonista delle nostre tavole pasquali. Secondo Confartigianato, a garantire la qualità del ‘cibo degli dei’ è un piccolo esercito di produttori artigiani specializzati esclusivamente nella lavorazione del cacao e nella produzione di prelibatezze al cioccolato che, come dicono le statistiche, nel 2018, sono aumentati del 3,1% rispetto all’anno precedente.
“Se i nostri prodotti piacciono tanto, anche ai turisti e nel mondo – sottolinea il Segretario provinciale di Confartigianato Fabio Paolillo – il merito è esclusivamente dei nostri produttori artigiani che usano materie prime di alta qualità e applicano rigorose regole di lavorazione. Che siano uova, colombe o altre specialità, il vero prodotto artigiano si distingue nell’etichetta e si gusta con il palato. Il cioccolato puro e tradizionale, ad esempio, viene realizzato esclusivamente con i seguenti ingredienti: pasta di cacao (composta soltanto da burro di cacao e cacao), zucchero, latte in polvere, aromatizzanti naturali”.
“Confartigianato è da sempre impegnata nella valorizzazione dell’imprenditoria locale e delle sue eccellenze – continua Paolillo – cerchiamo di mettere assieme le bellezze del nostro territorio e le bontà delle nostre produzioni alimentari. Poi constatiamo, con soddisfazione, che è aumentata di molto la consapevolezza delle imprese nel mantenere alto il livello della sicurezza alimentare; molte di loro, tra l’altro tengono a seguirci nelle nostre attività di formazione ed informazione, nell’adozione dei criteri imposti in materia di HACCP, oltre che alle informative obbligatorie in materia di etichettatura e di allergeni.
Insomma rileviamo che questo è un settore che, dopo diversi anni di stagnazione, sta velocemente crescendo, puntando sulla qualità, l’elevata professionalità e la sicurezza alimentare, con una buona riuscita anche nel difficile passaggio generazionale.
Dopo l’exploit dello scorso anno, questa Pasqua si starebbe rilevando ancora proficua. Basta farsi un giro nelle pasticcerie, gelaterie, cioccolaterie, nei laboratori di produzione di prodotti da forno: noi lo abbiamo fatto, nel capoluogo e nei comuni più grandi della provincia, – prosegue Paolillo – e possiamo garantire che l’assortimento di ogni esercizio e laboratorio è davvero eccellente e poderoso. I nostri artigiani dolciari stanno dimostrando di non temere il confronto con le più blasonate tradizioni dolciari italiane, e soprattutto la impari concorrenza di mercato della produzione industriale. Riescono sicuramente a giocarsela con dignità e questo non può che segnare motivo di orgoglio per l’economia ionica e – come Confartigianato – ci teniamo moltissimo a sottolinearlo. La piccola impresa e l’artigianato stanno reagendo con impegno e professionalità, come al solito silenziosamente e testardamente, creando PIL ed occupazione; andrebbero quindi sostenuti con altrettanto impegno ed attenzione concreta da parte delle istituzioni competenti”.
Il consiglio che come Confartigianato diamo ai tarantini ed ai turisti che hanno preferito la bellezza dei nostri luoghi in occasione della Pasqua è quello di acquistare le prelibatezze tradizionali dolci e salate dai nostri maestri artigiani del territorio, che confezionano prodotti di elevata qualità, con una filiera certificata ed a prezzi del tutto ragionevoli. Comprare direttamente dai produttori artigiani della nostra provincia, oltre a essere una scelta a tutto vantaggio dei consumatori, visto che la produzione dolciaria artigianale è in grado di offrire una qualità impensabile per la grande distribuzione, è di incentivo alla imprenditoria locale: aziende artigianali e commerciali che costituiscono la spina dorsale della nostra economia.
Taranto, 19 aprile 2019