L’ultimatum del sindaco Melucci che chiede il conforto dei dati scientifici prima di assumere importanti decisioni riguardanti lo stabilimento siderurgico impone l’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti istituzionali interessati. E’ in particolare il governo nazionale, finora assente ingiustificato, a dover assumere l’iniziativa facendo conoscere la sua posizione. E deve farlo proprio in questo frangente, perché ogni atteggiamento pilatesco sarà giudicato dai tarantini come segno distintivo del disinteresse del sistema Paese, e delle sue istituzioni, nei confronti di una comunità alle prese con un’emergenza sociale senza precedenti.
Del resto, la gestione del passaggio di proprietà del sito siderurgico, avviata con il precedente governo, è stata di fatto perfezionata proprio negli ultimi mesi, con scelte dell’attuale compagine governativa che hanno legittimato quanto era stato già deciso. In questo senso possiamo affermare che vi è stata continuità nelle scelte di politica industriale, al di là delle facili promesse elettorali che si sono miseramente infrante contro il muro della realtà dei fatti.
Noi abbiamo ribadito, anche recentemente, che il primato della salute non può essere messo in discussione anche se abbiamo creduto, e lo abbiamo riconosciuto pubblicamente, al percorso politico che mirava a rendere ecocompatibile la fabbrica. Se questo percorso è fallito – e la scienza ci dirà in tal senso una. parola definitiva – noi ne prenderemo atto e si aprirà una nuova e storica fase per la comunità ionica. Una ragione in più per dire al governo di battere un colpo.
Perché una cosa è certa: il Comune di Taranto non può essere lasciato solo. Taranto, 5 aprile 2019 I consiglieri comunali Piero Bitetti Mimmo Cotugno Vittorio Mele