Il via libera è arrivato questo pomeriggio dalla Giunta regionale che ha inserito Taranto all’interno di un percorso parallelo affinchè il capoluogo ionico fosse ricompreso nell’ambito degli “Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa”, nella fattispecie delle vie Francigene così come assicurato, nel corso di una audizione in. Commissione, dal dirigente il dipartimento Cultura e Turismo, dott. Aldo Patruno”.
Ad annunciarlo è il consigliere regionale Gianni Liviano propositore, a suo tempo, di una mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, con la quale chiedeva che l’area tarantina fosse ricompresa nel tracciato dal quale, in un primo momento, ne era stata esclusa. Un’azione portata avanti con determinazione nel tempo anche con forti contrapposizioni con l’assessorato regionale all’Industria culturale e turistica.
Il capoluogo ionico è stato inserito nel percorso parallelo “Terre della Francigena” per la precisione nella Via Sallentina che, oltre a Taranto, ricomprende San Giorgio Jonico, Carosino, Monteparano, Fragagnano, Sava, Manduria, Avetrana, Salice Salentino (agro), Veglie (agro), Porto Cesareo, Nardò, Galatone (agro), Sannicola (agro), Alezio, Matino (agro), Taviano, Racale, Ugento, Acquarica del capo (agro), Presicce (agro), Salve, Morciano di Leuca, Patù, Castrignano del Capo (fraz. Leuca).
“Con l’approvazione di questo pomeriggio – sottolinea Liviano – giunge a definizione un percorso da me avviato nel 2016 e che ha vissuto di alti e bassi. Adesso Taranto, e i Comuni della sua provincia interessari, potrà così partecipare alle misure di valorizzazione, promozione e recupero destinate a tali itinerari. Resta il fatto – conclude il consigliere regionale tarantino – dell’importanza del provvedimento adottato oggi dalla giunta regionale perché vuol dire mettere al centro la città di Taranto e la sua provincia di un progetto che può traguardare la nostra area facendola crescere ancora di più in termini di presenze turistiche. Del resto, le importanti testimonianze storiche attestano la presenza di flussi di pellegrini i quali, attraverso un fitto reticolo di strade, vie consolari e tratturi per la transumanza, passavano da Taranto per recarsi a Roma, Santiago di Compostela, presso la Grotta dell’Arcangelo Michele sul Gargano e presso una serie di santuari minori. Per non parlare del fatto che un lungo tratto della via Francigena coincide con la via Appia (Roma-Taranto-Brindisi), considerata l’asse principale di tutte le comunicazioni dell’Impero Romano, che conservò il suo ruolo di arteria di comunicazione durante tutto il Medioevo. Per questo – conclude Liviano – Taranto non poteva essere esclusa dagli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa”.